Estero

Russia, agenti giustiziavano finti imprenditori per pizzo

Alcuni agenti dei servizi di sicurezza eredi del Kgb organizzavano omicidi per spaventare imprenditori che si rifiutavano di pagare

22 agosto 2018
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Alcuni agenti dell'Fsb, i servizi di sicurezza russi eredi del Kgb, hanno travestito da uomini d'affari dei migranti economici provenienti dalle repubbliche centroasiatiche e poi li hanno uccisi, giustiziandoli davanti a imprenditori locali (in odore di criminalità) per convincerli a pagare il 'pizzo'.

È quanto ha ricostruito il Comitato Investigativo russo arrivando alla conclusione delle indagini del clamoroso caso. I fatti sono avvenuti nella regione di Tiumen nel periodo dal 2008 al 2016. Secondo gli inquirenti, gli omicidi venivano organizzati per spaventare gli imprenditori che si rifiutavano di pagare.

Oltre ai migranti centroasiatici nel mirino della banda - che comprendeva anche un poliziotto - sono finiti pure alcuni tassisti, ammazzati per sottrarre loro le auto, poi utilizzate in altri crimini. In tutto sono finiti allo scrutinio degli investigatori ben 18 omicidi. Gli agenti dell'Fsb accusati di far parte della banda sono tre: uno di loro, che aveva il rango di capitano, è stato ritrovato cadavere in cella con la gola squarciata.

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