Onu, continua violazione diritti infanzia a Gaza e Israele

I diritti dei bambini continuano ad essere sistematicamente violati a Gaza, in Cisgiordania e in Israele. La "forte preoccupazione" per la situazione dell'infanzia in questi territori è stata espressa da tre inviati Onu nella regione che hanno riscontrato come i bambini vivono qui nella paura, esposti al rischio di violenze, di essere feriti e uccisi.

Gli inviati hanno inoltre condannato "l'utilizzo cinico che si fa dei bambini nella retorica politica e nella propaganda" da parte di entrambe le fazioni. In particolare è stato citato l'appello lanciato dagli organizzatori della 'Grande marcia del ritorno' perché i Palestinesi manifestino in nome dei figli martiri.

Negli ultimi giorni, secondo l'Onu sono stati 7 i bambini palestinesi uccisi da pallottole israeliane e altri due ragazzini ebrei sono stati feriti da pietre e colpi di mortaio lanciati verso Israele. A Gaza, è stato sottolineato inoltre, i bambini soffrono, con il caldo torrido, la mancanza di elettricità, di acqua potabile e, a meno di un mese dall'inizio dell'anno scolastico, sono a rischio di non poter andare a scuola. È molto difficile per migliaia di famiglie, infatti, poter acquistare il materiale scolastico di base.

"I bambini non dovrebbero mai essere esposti al rischio di violenza, né - hanno ribadito gli inviati Onu - essere incoraggiati a partecipare ad atti violenti". Per questo il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite a Gaza, Jamie McGoldrick; il capo dell'ufficio per i diritti dell'uomo, James Heenan e la rappresentante speciale dell'Unicef in Palestina, Geneviève Boutin hanno rivolto un appello a Israele, all'autorità palestinese e ad Hamas perché il rispetto dei diritti dell'infanzia diventi una priorità e si mettano in campo misure immediate per alleggerire le loro sofferenze.