Estero

Elezioni in Mali: 644 seggi minati dalla violenza

Coinvolti anche i 'caschi blu' dell'Onu presenti nel Paese africano. Nessuna vittima e nessun danno è stato segnalato.

31 luglio 2018
|

Le elezioni presidenziali in Mali, il 29 luglio, sono state contrassegnate da diversi episodi di violenza, che hanno anche coinvolto, senza gravi conseguenze, i 'caschi blu' dell'Onu presenti nel Paese. Lo fanno sapere le Nazioni Unite. In 644 seggi del nord e del centro del paese la votazione non si è potuta svolgere per incidenti e attacchi terroristici. L'Onu, presente nel Paese con la sua missione di mantenimento della pace, ha rilevato che uomini armati domenica pomeriggio hanno esploso dieci colpi di mortaio contro uno dei suoi campi a Aguelhok, nella regione di Kidal. Nessuna vittima e nessun danno è stato segnalato ma immediatamente nella zona sono intervenuti gli uomini della Missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del Mali. La Missione appoggia il governo nell'organizzazione logistica, tecnica e di sicurezza delle elezioni. In generale, comunque, secondo l'Onu, le votazioni si sono svolte in maniera pacifica. ''Si spera ora - ha dichiarato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq - che lo spoglio dei voti avvenga in maniera trasparente''.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE