Il presidente Usa vuole proteggere il settore primario dalle conseguenze dell'escalation commerciale da lui innescata con Europa, Canada, Messico e Cina
L'amministrazione Trump ha annunciato fino a 12 miliardi di dollari di "aiuti di emergenza" agli agricoltori americani colpiti dalla guerra dei dazi innescata dalla Casa Bianca. L'obiettivo è quello di proteggere i produttori di fronte alle perdite che potrebbero avere anche in seguito alle rappresaglie sulle tariffe messe in campo da altri paesi.
Il sostegno agli agricoltori sarà assicurato grazie a un programma di assistenza volto a promuovere l'acquisto e la distribuzione di prodotti "Made in Usa" nonché il loro commercio. Una mossa che indica come probabilmente Trump sia intenzionato ad andare avanti nell'offensiva sui dazi su scala mondiale.
Si tratta anche di una mossa evidentemente elettorale, in vista delle elezioni di metà mandato, per venire incontro agli Stati degli Usa la cui economia si basa maggiormente sull'agricoltura e sull'allevamento, e che sono essenzialmente Stati "rossi", in mano ai repubblicani. E questi ultimi non hanno preso molto bene l'escalation innescata da Trump, con Europa, Canada, Messico e Cina che come rappresaglia all'ondata dei dazi americani, a partire da quelli su acciaio e alluminio, hanno varato misure per punire le esportazioni Usa di semi di soia, zucchero, carne di maiale, succo di arance e ciliege.