Thailandia

Verso il lieto fine: dentro la grotta solo l'allenatore

I baby calciatori non potranno raccogliere l'invito del presidente della Fifa, che li voleva alla finale dei Mondiali di Russia. I medici: 'la guarderanno in tv'

10 luglio 2018
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Dopo l'uscita dell'undicesimo giovane prigioniero della grotta Tham Luang – il più piccolo del gruppo, 11 anni – anche l'ultimo calciatore è salvo. Nella grotta resta solo il suo allenatore per parlare di lieto fine. Ma si avvia comunque verso una conclusione felice l'avventura dei 12 giovani calciatori intrappolati per giorni sotto terra e destinatari di una mobilitazione internazionale di preghiere, solidarietà e interventi specializzati provenienti da ogni parte del pianeta. Una volta a casa, le piccole football stars non potranno però accogliere l'invito della Fifa, pronta ad ospitarli per la finale dei Campionati del Mondo di Russia. Così scriveva questa mattina il presidente Gianni Infantino: "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti i familiari e la comunità thailandese, speriamo che presto possano riabbracciare i loro cari. Noi tutti speriamo che i ragazzi possano presto ritrovare le loro famiglie e che le loro condizioni di salute gli permettano di viaggiare, in questo caso la Fifa sarebbe felice di averli come ospiti alla finale dei Mondiali". 

I medici comunicano che i giovani non potranno andare, perché dovranno trattenersi ancora in ospedale per le dovute cure. "Probabilmente guarderanno la finale alla tv", ha dichiarato Thongchai Lertwilairatanapong, alto responsabile del ministero della Sanità thailandese.

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