Estero

La Fondazione di Soros lascia l'Ungheria: 'Clima repressivo'

L'organizzazione umanitaria del magnate trasferisce tutte le sue attività a Berlino, in fuga dalle restrizioni imposte dal governo di Viktor Orban alle Ong

15 maggio 2018
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 La Open Society Foundations, l'organizzazione umanitaria del magnate americano-ungherese George Soros, chiude il suo centro operativo internazionale di Budapest – come annunciato il mese scorso – e trasferisce tutte le sue attività a Berlino.

In un comunicato diffuso oggi da New York, l'organizzazione ha spiegato che la decisione è frutto di un «ambiente politico e legale sempre più repressivo in Ungheria». La decisione, sottolinea inoltre Open Society, «giunge nel momento in cui il governo ungherese si prepara ad imporre ulteriori restrizioni su organizzazioni non governative attraverso ciò che è stato etichettato come il suo pacchetto legislativo 'Stop Soros'».

Insieme ad altre organizzazioni internazionali, prosegue la nota, Open Society «continuerà ad appoggiare l'importante lavoro di gruppi della società civile in Ungheria su temi come l'arte e la cultura, la libertà dei media, la trasparenza e l'istruzione e l'assistenza sanitaria per tutti gli ungheresi».

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