Estero

Mattarella: fiducia a governo ‘neutrale’

Ma Lega e MoVimento 5 Stelle non ci stanno. Rischio elezioni anticipate

(Keystone)
(Sono un po' stanchino)
8 maggio 2018
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Ormai non ne può più, il poveretto. Dopo l’ennesimo giro di consultazioni finito in niente, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha dovuto ammettere che una soluzione ‘politica’ all’impasse post-elettorale non si trova, e che l’unica alternativa percorribile appare quella del governo tecnico. O meglio, come ha spiegato ieri sera, di “un governo politicamente neutrale, di garanzia”.

Fallite le triangolazioni fra MoVimento 5 Stelle, Pd e Lega/centrodestra, la soluzione proposta dal Quirinale è dunque quella di un esecutivo super partes, che si prenda la briga di affrontare le scadenze più urgenti: fra esse una manovra per evitare l’aumento automatico dell’Iva e una nuova finanziaria. Con sommo scorno del leghista Matteo Salvini, che aveva sperato fino all’ultimo di accaparrarsi l’incarico a nome del centrodestra unito, e del grillino Luigi Di Maio, che si era detto disposto a fare un passo indietro pur di agevolare un governo di Lega e MoVimento.

Mattarella intende sciogliere entro due giorni le riserve sui nomi dell’esecutivo: personalità che si impegnino a non ricandidarsi alle prossime elezioni. E che raccolgano il testimone dal governo dimissionario di Gentiloni, che ha “esaurito la sua funzione” in quanto “espresso da una maggioranza parlamentare che non c’è più”. La squadra dovrà poi presentarsi al parlamento per ottenere (ed è tutt’altro che scontato) l’agognata fiducia. Essa le consentirebbe di rimanere in carica fino a fine anno, portando poi il Paese alle urne da dimissionaria nel 2019. Con l’opzione di dimettersi qualora i partiti dovessero trovare un nuovo accordo politico.

Se invece il parlamento non dovesse votare la fiducia, sarebbe la prima volta che una legislatura italiana finisce prima ancora di cominciare. E l’unica alternativa sarebbero le elezioni anticipate – in estate o in autunno – che il presidente teme proprio in ragione delle emergenze che attendono l’Italia, del “rischio ulteriore della speculazione finanziaria” e del rischio che a legge elettorale identica corrispondano identici risultati. Per questo ha nuovamente invitato tutti a essere “responsabili”, rischiando ancora una volta di passare per il maestro vessato da una classe di scolari indisciplinati. E infatti Di Maio ha subito impugnato la cerbottana di Twitter per dichiarare: “Nessuna fiducia a un governo neutrale”. E Salvini ha rilanciato: “O governo di centrodestra o voto in estate”. Ossignùr.

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