Estero

Scandalo Facebook, altre app coinvolte?

Dati raccolti all'insaputa degli utenti: secondo l'Ue, che sta facendo pressioni, lo scandalo rischia di allargarsi a macchia d'olio

Keystone
13 aprile 2018
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Lo scandalo rischia di allargarsi a macchia d’olio e i sospetti della presenza di altre app che abbiano raccolto dati all’insaputa degli utenti potrebbero rivelarsi fondati. È la prospettiva confermata dalla lunga telefonata tra la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova e la numero 2 di Facebook Sheryl Sandberg. Il ’deus ex machina’ del social più potente del mondo, Mark Zuckerberg – ha quindi caldamente "consigliato" Bruxelles – ha tutto l’interesse ad "accettare l’invito del Parlamento europeo" per dare risposte ai cittadini del Vecchio Continente come ha fatto con gli americani al Congresso.

L’Ue in ogni caso – è il messaggio passato a Menlo Park – non farà sconti, appena scatteranno le nuove regole europee sulla privacy il 25 maggio. "Sandberg mi ha confermato che ci potrebbero essere più app che hanno raccolto i dati personali degli utenti" di Facebook "e dei loro amici", come quella usata per passare poi illegalmente le informazioni a Cambridge Analytica, ha riferito Jourova dopo un colloquio di una buona mezz’ora con la responsabile operativa del social. Questa, però, ha subito cercato di prendere tempo: "Sono stata informata", ha spiegato la commissaria Ue, "che Facebook sta programmando un audit estensivo su tutte queste app, ma che ci vorrà molto tempo". Degli almeno 87 milioni di utenti di Facebook i cui dati sono stati riversati senza consenso a Cambridge Analytica tramite l’app ’Thisisyourdigitallife’, ci sono infatti già 2,7 milioni di europei coinvolti, che stanno venendo informati sul proprio profilo utente.

Ma Menlo Park, a parte parole di scuse, finora non si è mostrata molto collaborativa con le autorità della privacy europee, in particolare la britannica Ico che è l’iniziatrice delle indagini in Europa sulla violazione delle regole sui dati personali. Da qui il monito della Jourova passato a Sandberg perché il social "collabori pienamente con le inchieste europee", e questo "ai più alti livelli" della società. Bruxelles aspetta Facebook al varco del 25 maggio: "l’Ue monitorerà strettamente l’attuazione da parte di Facebook delle nuove regole Ue sulla privacy", ha avvertito la commissaria. Questa non esiterà a ’pinzare’ il social se venisse fuori che i comportamenti illeciti di raccolta dati sono ancora in corso. E dovrà essere necessaria più della "apertura" mostrata da Sandberg su una cooperazione con i regolatori Ue su marketing e campagne elettorali. "Questa storia è troppo importante per trattarla come se fosse ’business as usual’, i social media hanno un grande potere, voglio che si assumano anche una grande responsabilità", è il mantra della commissaria Jourova. L’orizzonte delle elezioni europee si fa sempre più vicino.

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