Estero

Roma, verso il rinvio l'Appello per i desaparecidos

Ex capi di Stato ed esponenti delle giunte militari di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay in carica tra gli anni ’70 e ’80 sono accusati di repressione ai danni degli oppositori.

11 aprile 2018
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È destinato a un immediato rinvio il processo d’appello in Italia a carico di ex capi di Stato ed esponenti delle giunte militari e dei servizi di sicurezza di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay in carica tra gli anni ’70 e ’80, accusati di aver realizzato in quegli anni una repressione ai danni degli oppositori.

L’inizio del processo è in programma per domani davanti alla prima Corte d’assise d’appello di Roma. A giudizio 27 imputati, otto dei quali condannati all’ergastolo in primo grado per l’omicidio plurimo aggravato di 23 vittime italiane della repressione.

A quanto si è appreso oggi, la motivazione che dovrebbe portare a un rinvio del dibattimento di secondo grado a una data che non dovrebbe essere a breve, sarebbe la mancata risposta al momento delle autorità di Bolivia, Cile e Uruguay, interpellate per rogatoria per sapere quanti degli imputati siano ancora in vita e quanti ancora in carcere e desiderosi di partecipare al dibattimento in videoconferenza.

Organizzare, infatti, una videoconferenza internazionale non è una cosa agevole da stabilire in tempi stretti. E ben 14 dei 27 imputati si troverebbero ristretti in quattro diverse strutture penitenziarie sudamericane: il Carcere di Chonchonoro di El Alto (Bolivia), il Centro de cumplimiento penitenciario especial ’Cordillera’ (Cile), il Carcere centrale di Montevideo (Uruguay), l’Establecimiento de reclusion Unida 8 Domingo Arena di Montevideo (Uruguay).

Resta il fatto che sarà posta alla valutazione dei giudici d’appello la sentenza con la quale il 17 gennaio 2017, la terza Corte d’assise di Roma, pronunciò otto condanne all’ergastolo, 19 assoluzioni e sei proscioglimenti.

I condannati furono Luis Garcia Meza Tejada (ex presidente della Bolivia), Luis Arce Gomez (ministro dell’interno della Bolivia), Juan Carlos Blanco (ministero degli esteri dell’Uruguay), Jeronimo Hernan Ramirez Ramirez (militare del Cile), Francisco Rafael Cerruti Bermudez (ex presidente del Perù), Valderrama Ahumada (ex colonnello dell’esercito del Cile), Pedro Richter Prada (ex primo ministro del Perù) e German Ruiz Figeroa (capo servizi segreti Perù). Il processo, visto gli appelli proposti da Pm, Procura generale e parti civili, riguarderà anche gli imputati assolti.

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