Estero

Dieselgate, nuovo sistema di ricorsi collettivi

La Commissione Ue introduce la possibilità di ricorsi collettivi a livello europeo per facilitare le azioni transfrontaliere contro la violazione dei diritti dei consumatori

11 aprile 2018
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Mai più un altro ’Dieselgate’, dove i consumatori di tutta Europa sono stati ingannati sulle auto acquistate e poi si sono ritrovati sprovvisti di ’armi legali’ collettive per ottenere una compensazione. Arriva oggi il ’New Deal’ della Commissione Ue, che mette in piedi un nuovo sistema di ricorsi collettivi a livello europeo per facilitare le azioni transfrontaliere contro le violazioni dei diritti dei consumatori e facilitare le compensazioni individuali.

Si tratta di un sistema che, se da un lato ricorda quello delle ’class action’ Usa, dall’altro è però molto diverso nella sostanza, in quanto, ha avvertito la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova, l’intenzione è "portare più giustizia ai consumatori, non più affari per gli avvocati". Chi inganna i consumatori dovrà infatti pagare un prezzo alto: sono previste multe sino al 4% del fatturato annuo delle società, comminate dalle autorità nazionali. A portare avanti le azioni collettive potranno essere solo associazioni non a scopo di lucro, come quelle dei consumatori.

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