Italia

Alle Camere in stallo vince la scheda bianca

Mentre Lega e Forza Italia iniziano a litigare, spunta un murales con un bacio tra Di Maio e Salvini

23 marzo 2018
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Fumata nera a causa delle schede bianche: parlamento italiano in stallo, con le inconcludenti votazioni per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, blocate dai veti incrociati tra i partiti che hanno vinto le elezioni.

La situazione, alla prima votazione, era la seguente: il Movimento 5 stelle – che è il primo partito, ma non ha la maggioranza – rivendica la presidenza di Montecitorio per far partire il 'cambiamento' chiesto dagli elettori grillini, rifiutandosi tuttavia di votare al Senato il candidato del centrodestra Paolo Romani, perché condannato in attesa della Cassazione. Il centrodestra – che è la prima coalizione, ma non ha i voti per essere autonoma – era invece disposto a concedere Montecitorio ai Cinquestelle solo a patto che riconoscano la leadership di Berlusconi e votino Romani.

Poi, a metà pomeriggio, la svolta. Matteo Salvini ha annunciato al Senato lo strappo nel centrodestra: la Lega, già nella seconda votazione a Palazzo Madama, ha votato per l'azzurra Anna Maria Bernini e lo farà anche domani, alla terza votazione. Una decisione, ha spiegato, presa per "senso di responsabilità", con l'obiettivo di "uscire dal pantano" nel quale il nuovo Parlamento è finito già alla prima seduta.
Sulla carta, Carroccio e M5s avrebbero i voti per eleggere il presidente sia al Senato che alla Camera. Quello di Salvini è quindi non solo un colpo di teatro, ma un chiaro avvertimento a Berlusconi. Anche se non ha avuto alcun effetto immediato. Anche la seconda votazione al Senato si è conclusa, infatti, con una fumata nera, malgrado le 57 schede per la Bernini. Salvini ha detto di aver avvertito della svolta solo Berlusconi, che "ne ha preso atto" e non Di Maio.

Il bacio tra Luigi di Maio e Matteo Salvini

Un bacio appassionato tra Luigi di Maio, in punta di piedi, e Matteo Salvini. È l'immagine di un murales comparso nella notte in via del Collegio Capranica, nel centro di Roma, a metà strada tra la Camera e il Senato. Un'opera realizzata poche ore prima dell'insediamento delle Camere e intitolata "Amor populi". La firma è quella di Tvboy, nome d'arte di Salvatore Benintende, artista di strada palermitano ed esponente del movimento NeoPop.

Il murales, rimosso dopo qualche ora, non è l'unico comparso nella notte nel centro della Capitale dove, da ieri sera, è scattato il piano sicurezza per la prima seduta delle nuove assemblee di Camera e Senato per l'elezione dei rispettivi presidenti con controlli accurati e una "green zone" in cui sono vietate le manifestazioni. Poco distante, nei pressi dal Senato, ne è apparso uno con Giorgia Meloni con in braccio un bimbo africano che, commenterà poi l'autore su Facebook, "folgorata sulla via di Damasco si pente e decide di dedicarsi al volontariato". Mentre in vicolo Savelli l'ex capitano della Roma Francesco Totti è stato vestito da San Francesco. Anche questi portano la tag di Tvboy e anche questi sono stati rimossi.

Il murales con i leader di Lega e Movimento 5 stelle ricorda quello che raffigura il famoso bacio tra Leonid Breznev ed Eric Honecker realizzato sul lato est del muro di Berlino dall'artista sovietico Dmitri Vrubel e inspirato alla celebre foto del bacio fraterno socialista tra Honecker e Breznev durante i festeggiamenti del 30° anniversario della Repubblica democratica tedesca della Germania Est nel 1979. Non è il primo del genere ad opera di Tvboy, autore anche dei 'baci' fra i calciatori Messi e Ronaldo, tra Trump e Hillary Clinton, e fra Trump e il Papa.

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