Estero

Ex spia russa uccisa: tutte le strade portano a Mosca

'Caso Skripal', il ministro britannico Johnson: 'La ricerca delle responsabilità conduce inesorabilmente verso il Cremlino'

21 marzo 2018
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Gli elementi raccolti sulla tentata uccisione a Salisbury dell’ex spia russa doppiogiochista Serghei Skripal e di sua figlia Yulia puntano "inesorabilmente" verso il Cremlino. Lo ribadisce Boris Johnson, ipotizzando anche una scelta di tempo voluta rispetto al voto presidenziale russo stravinto – nel rispetto delle previsioni – da Vladimir Putin. "Come nel caso di Alexander Litvinenko, la ricerca delle responsabilità conduce inesorabilmente verso il Cremlino", ha detto oggi Johnson durante un’audizione alla commissione Esteri dei Comuni.

Incalzato poi su un ipotetico coinvolgimento di settori d’apparato russi senza ordini diretti di Putin, il ministro britannico si è mostrato scettico: "L’uso di un agente di tipo Novichok contro qualcuno identificato come un bersaglio da liquidare dallo Stato russo, mi sembra indicare, poco importa come sia stato deciso, una catena di responsabilità che risale a coloro che sono al vertice", ha risposto, ricordando per l’ennesima volta le parole attribuite a Putin anni fa sui "traditori che soffocheranno nei loro 30 denari".

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