Francia

Ondata di scioperi, caos nel trasporto pubblico

Treni, aerei e metro a singhiozzo. Per domani si prevedono forti disagi in Francia a causa delle agitazioni contrarie alle riforme di Macron

(Keystone)
21 marzo 2018
|

Trasporti, controllori di volo, scuole, amministrazioni pubbliche: la Francia si prepara a una prima giornata di sciopero, domani giovedì 22 marzo, contro le riforme avviate dal presidente Emmanuel Macron. Dinanzi alla protesta sindacale, la Sncf riuscirà a garantire la circolazione di solo il 40% dei treni ad alta velocità (Tgv), 25% degli intercity e 50% dei treni regionali. "Faremo di tutto per assistere i viaggiatori", ha detto il presidente della compagnia ferroviaria, Guillaume Pepy, intervistato da radio Rtl. "Saremo al loro fianco per tutta la giornata di domani", ha promesso. Prevista, sempre domani, anche una mobilitazione degli agenti della Ratp (la società che gestisce la metropolitana di Parigi), degli insegnanti (il 50% incrocerà le braccia nella capitale) e più in generale della funzione pubblica. Sciopero anche dei controllori di volo, con l’annullamento del 30% dei collegamenti in partenza dagli aeroporti parigini di Roissy-Charles de Gaulle, Orly e Beauvais, annuncia la Direzione Generale per l’aviazione civile (Dgac). Seguirà, dopodomani, lo sciopero dei dipendenti di Air France che chiedono un aumento dei salari. Le varie manifestazioni hanno come obiettivo di difendere il potere d’acquisto e bloccare le riforme di Emmanuel Macron che vuole, tra l’altro, rendere più flessibili i vari contratti di lavoro del settore pubblico. Il più simbolico è quello dei ferrovieri della Sncf, che dal recente annuncio della riforma ferroviaria – un comparto tabù finora considerato intoccabile – hanno promesso 36 giorni di sciopero spalmati da inizio aprile a fine giugno.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔