Estero

Siria, oltre cento civili uccisi in bombardamenti

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani Ondus. Attacco delle forze governative

(Foto Keystone)
16 marzo 2018
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Oltre cento civili sono stati uccisi oggi in Siria in bombardamenti governativi, russi e turchi, secondo quanto riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Secondo il bilancio dell'ong, 64 persone
hanno perso la vita nella Ghuta orientale, sotto attacco delle forze governative siriane con l'appoggio di quelle russe, e altre 27 sono morte nell'enclave curda di Afrin, nel nord-ovest del Paese, dove dal 20 gennaio è in corso un'offensiva delle forze speciali turche e di milizie ribelli loro alleate.

Intanto, un appello per fermare i bombardamenti turchi sull'enclave di Afrin, "che colpiscono uomini, donne e bambini" è stato lanciato in un comunicato dall'autoproclamato Ufficio per l'autogoverno di Afrin, un'estensione locale del Partito dell'Unione democratica curdo. "Per 56 giorni la comunità internazionale è rimasta in silenzio su questo orrendo crimine e la guerra genocida dichiarata e giustificata dalle dichiarazioni sfacciate del presidente turco. L'esercito turco, che ha radunato terroristi barbari da tutto il mondo sotto il nome di Esercito libero siriano ha colpito e bombardato oltre 800.000 civili, che erano rimasti in pace e sicurezza durante tutta la guerra civile in Siria", si legge nel comunicato. Denunciando l'inasprimento dell'azione turca, e la drammatica situazione dei civili, l'Ufficio lancia un appello chiedendo "a tutte le organizzazioni internazionali e alle organizzazioni per i diritti umani di condannare e fermare questo crimine. Chiediamo a chiunque di rispondere alla coscienza umana ed aiutare a salvare le vite di decine di migliaia di civili in fuga, fornendo loro urgente assistenza umanitaria". (ANSA).



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