Prosegue il botta e risposta tra Russia e Gran Bretagna sul caso Skripal, l'ex agente russo avvelenato su suolo britannico
Le mosse di Londra contro la Russia possono essere spiegate dalla "complicata situazione" in cui si trova il governo britannico, che "non è in grado" di mantenere le promesse sulla Brexit.
Così il ministro degli esteri russo SergheiLavrov citato dall’agenzia di stampa Tass a riguardo delle ultime dichiarazioni di Londra che accusano Mosca di essere il mandante dell'avvelenamento di SergheiSkripal, ex agente segreto russo, e della figlia Yulia in un ristorante di Salisbury, in Gran Bretagna. "Mi pare ovvio" che le scelte di Londra "riflettono la disperazione del governo britannico poiché non è in grado di rispettare le promesse fatte sull’uscitadall’Unione Europea", ha rilevato Lavrov. Che poi ha aggiunto: "Siamo pronti a riprendere la partnership con l’Unione europea quando i nostri vicini europei perderanno interesse a seguire le tendenze russofobe americane, incluse sanzioni e provocazione. E certamente quando perderanno interesse a sostenere le scandalose azioni che adesso sta adottando il governo britannico" sul caso Skripal. Secondo Lavrov, le misure adottate dalla Gran Bretagna "vanno ben oltre i limiti delle norme elementari della decenza".