Caso Skripal

Spia avvelenata: Usa, Francia e Germania ora accusano Mosca

Dichiarazione a quattro: "Primo attacco con agente nervino in Europa dalla Seconda guerra mondiale"

Keystone
15 marzo 2018
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"Noi riteniamo la Russia colpevole di questo spregevole atto". Lo ha ribadito oggi la premier britannica Theresa May a proposito del caso Skripal parlando per le strade di Salisbury, la città in cui 11 giorni fa è avvenuto l’attacco chimico contro l’ex spia russa e sua figlia. May, a margine di una visita nella cittadina, ha poi assicurato che le indagini proseguono per far sì che "gli esecutori siano chiamati a rispondere", mentre ha rinnovato gli elogi ai servizi di soccorso e alla fortezza della gente di Salisbury.

Intanto, contrariamente a quanto fatto intendere in mattinata dal portavoce del presidente francese Emanuel Marcon, la Francia si unisce al coro interanazionale che accusa Mosca dell'accaduto. In particolare, secondo quanto riporta Downing Street, avrebbe firmato assieme a Germania e Stati Uniti, una dichiarazione che punta il dito contro la Russia. Stando a Londra, i leader alleati condividono il punto di vista secondo cui "la mancata risposta della Russia alle legittime richieste del Regno ne sottolinea la responsabilità".

"Noi – si legge nella nota – i leader di Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito, aborriamo l’attacco contro Serghei e Yulia Skripal a Salisbury", un attacco che ha messo a rischio anche "molte vite innocenti di cittadini britannici".

"L’uso di un agente nervino militare, di un tipo sviluppato in Russia, rappresenta la prima offensiva con uso di agente nervino dalla Seconda guerra mondiale", evidenziano i quattro, descrivendo l’accaduto come "un assalto alla sovranità del Regno Unito", nonché "una chiara violazione della Convenzione sulle armi chimiche e del diritto internazionale che minaccia la sicurezza di tutti noi".

Gli alleati, sulla base delle indagini britanniche che hanno indicato come "altamente probabile" la colpevolezza di Mosca, affermano di "condividere la valutazione" di Londra che non vi sia "una plausibile spiegazione alternativa" e che il rifiuto della Russia "di rispondere alla legittima richiesta del Regno Unito ne sottolinea la responsabilità". Sollecitano quindi Mosca a "fornire una piena e completa illustrazione del programma Novichok all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac)". Denunciano infine più in generale come "irresponsabile" il comportamento recente del Cremlino, ma si appellano comunque alle "responsabilità della Russia come membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu per garantire la pace e la sicurezza internazionali".

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