Estero

Mafia: maxi blitz contro i fiancheggiatori di Messina Denaro

Arrestati dodici uomini del boss latitante di Cosa Nostra. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni

Wikipedia
13 marzo 2018
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Oltre 100 uomini tra Carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani, del Raggruppamento operativo speciale e della Direzione investigativa antimafia (Dia), stanno eseguendo 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice delle indagini preliminari (gip) di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda). Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni, tutti aggravati da modalità mafiose.

L’operazione nasce da un’inchiesta avviata nel 2014 su esponenti delle famiglie di Vita e Salemi, ritenuti favoreggiatori del capomafia latitante Matteo Messina Denaro. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Guido, hanno consentito di individuare i capi dei due clan e di scoprire gregari ed estorsori delle cosche.

Gli arrestati, servendosi anche di professionisti nel settore di consulenze agricole e immobiliari, sarebbero riusciti attraverso società di fatto riconducibili all’organizzazione mafiosa ma fittiziamente intestate a terzi a realizzare notevoli investimenti in colture innovative per la produzione di legname e in attività di ristorazione.

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