Il Guardian ha rivelato stamattina altri dettagli del rapporto governativo britannico sull'impatto economico del divorzio da Bruxelles
Londra rischia di ritrovarsi con un ’buco’ da 80 miliardi di sterline nelle sue finanze pubbliche nel caso di un ’no deal’, un mancato accordo nei negoziati con l’Ue sulla Brexit.
È uno dei nuovi dettagli, in questo caso rivelato dal Guardian, del rapporto governativo britannico sull’impatto economico del divorzio da Bruxelles nel Regno.
L’ammanco sarebbe in teoria ancora più alto, ben 120 miliardi di sterline da prendere a prestito nei prossimi 15 anni, ma da questi si devono sottrarre i 40 miliardi di risparmi per Londra quando non sarà più nell’Unione. Fra gli altri dati allarmanti, quelli sull’aumento del 21% dei prezzi al dettaglio e del 17% di cibo e bevande, causati dalle tariffe che verrebbero imposte senza un accordo di libero scambio fra Londra e Bruxelles.
Questo mentre la premier Theresa May ha riunito ieri e oggi il suo ’gabinetto di guerra’ per discutere delle linee da adottare nella nuova fase cruciale dei negoziati con l’Ue ma stando ad alcune fonti non ci sarebbero stati grandi progressi.