Barcellona

Puigdemont sfida Madrid: 'governerò da Bruxelles'

Il fronte indipendentista ha formalizzato oggi la candidatura del presidente uscente Carles Puigdemont, da novembre in 'esilio'

Carles Puigdemont
((Keystone))
19 gennaio 2018
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Si riavvia la spirale della tensione fra Madrid e Barcellona in vista dell’investitura a fine mese del nuovo presidente catalano dopo tre mesi di commissariamento della regione ribelle in seguito alla proclamazione della ’repubblica’.

Il fronte indipendentista ha formalizzato oggi la candidatura del presidente uscente Carles Puigdemont, da novembre in esilio a Bruxelles, in un colloquio con il presidente del nuovo Parlament di Barcellona Roger Torrent. Puigdemont vuole essere rieletto ’a distanza’ grazie alla maggioranza assoluta indipendentista (70 seggi su 135) riconquistata alle elezioni del 21 dicembre, senza dover rimettere piede in Spagna dove rischia l’immediato arresto.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha avvertito che farà di tutto per impedire una rielezione che ritiene "illegale", minacciando un immediato ricorso alla Corte costituzionale e di prolungare il commissariamento della Catalogna in vigore da tre mesi. Il regolamento del Parlament è ambiguo al riguardo. Non consente ma neppure vieta l’investitura a distanza.

In un parere consultivo i giuristi dell’assemblea si sono detti contrari. Ma la decisione spetta alla presidenza – a maggioranza assoluta indipendentista- che si pronuncerà la settimana prossima. Il gruppo JxCat di Puigdemont (34 seggi) oggi ha formalizzato con Torrent la candidatura di Puigdemont, con l’appoggio anche di Erc (32 seggi) e della Cup (4). In seno a Erc però alcuni dirigenti hanno espresso riserve su una elezione ’a distanza’ che rischia di prolungare il commissariamento da parte di Madrid. Tutti i gruppi della minoranza unionista si sono dichiarati contrari.

In una intervista a Radio Catalunya lo stesso Puigdemont oggi ha detto che "può governare da Bruxelles" grazie alle nuove tecnologie. "Ma non dal carcere". JxCat prevede anche di esigere che Puigdemont possa tornare a Barcellona coperto dall’immunità parlamentare, finora non riconosciuta ai tre deputati in carcere fra cui il vicepresidente uscente Oriol Junqueras.

Puigdemont, che si considera sempre ’presidente legittimo’, lunedì prevede di viaggiare in Danimarca su invito dell’Università di Copenaghen. Sarà il suo primo viaggio da quando si è esiliato in Belgio a inizio novembre. La Spagna ha ritirato il mandato di cattura Ue nei suoi confronti in dicembre per timore che il Belgio potesse respingerlo perchè ingiustificato. Madrid però può riattivarlo quando sarà a Copenaghen, sperando in una maggiore cooperazione della Danimarca. Il viaggio, ha confermato la capogruppo di JxCat Elsa Artadi, "non è esente da rischi".

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