Estero

Papa in Cile: segreta l'identità delle vittime di abusi

La Conferenza episcopale garantirà l'anonimato dei partecipanti alla riunione con il Pontefice

18 gennaio 2018
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La Conferenza episcopale cilena ha informato che non sarà rivelata l’identità delle vittime di abusi sessuali da parte del clero che hanno incontrato Papa Francesco nella nunziatura di Santiago, martedì scorso. "E’ stato un perdono negli occhi, vere lacrime condivise", ha detto il portavoce dei vescovi cileni, Jaime Coiro, sottolineando che la Chiesa intende garantire l’anonimato dei partecipanti nella riunione. Le tre vittime di padre Fernando Karadima che hanno denunciato gli abusi del sacerdote cileno -Juan Carlos Cruz, James Hamilton e José Andrés Murillo- hanno reso noto ieri che non sono state invitate all’incontro con il papa, malgrado lo avessero richiesto. Lo stesso ha fatto Jaime Concha, che ha denunciato gli abusi che ha subito in un istituto marista di Santiago. "Quelli che, come me, si sono esposti pubblicamente, apparendo nei media o presentando denunce giudiziarie, non sono stati invitati", ha detto Concha, aggiungendo che "questo non può che preoccuparci". "Anche questa riunione è diventata qualcosa della quale non bisogna parlare, un nuovo segreto. Le vittime che vi hanno assistito sono stata vittimizzate una seconda volta", ha commentato Concha.

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