Estero

Trump: "Africa, El Salvador e Haiti paesi di m****"

Secondo il Washington Post il presidente americano avrebbe giustificato così il fatto di non volere più migranti da queste nazioni

12 gennaio 2018
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Stando al ‘Washington Post‘ Donald Trump, durante una riunione tenutasi nello Studio Ovale, sarebbe esploso contro l'immigrazione. O meglio, un certo tipo di immigrazione. Quella proveniente da paesi africani, El Salvador e Haiti precisamente, definiti dal presidente Usa "shithole countries". Letteralmente e senza infingimenti: "paesi di merda". Il presidente americano ha detto, sempre secondo il quotidiano della capitale statunitense, che preferisce un'immigrazione selezionata, da altri paesi.

I media si adeguano a Trump, sdoganata la parolaccia


Senza omissioni o asterischi per nascondere la parola usata, 'shithole', dalla carta stampata alle televisioni i media americani sono compatti pur mettendo in guardia, per il piccolo schermo, sulla non adeguatezza del linguaggio per i più giovani. ''Ci è stato subito chiaro che dovevamo pubblicare il linguaggio direttamente, senza parafrasarlo. Abbiamo voluto essere sicuri che i lettori capissero esattamente la portata della notizia'' afferma Phil Corbett del ‘New York Times’. Il quotidiano, a differenza di altre pubblicazioni, ha però evitato la parola 'incriminata' nel titolo, preferendo usare l'espressione linguaggio volgare. ''Siamo ancora inclini a evitare volgarità nei titoli'' mette in evidenza Corbett.

L'Unione africana risponde

L’Unione Africana (Ua) è "francamente allarmata" per l’espressione ("cesso di paesi") usata dal presidente americano Donald Trump per definire gli Stati dell’Africa. Lo ha detto una portavoce dell’organizzazione dei Paesi africani.

"Data la realtà storica di come molti africani sono arrivati negli Stati Uniti da schiavi, questa dichiarazione va contro qualsiasi comportamento e pratica accettati", ha detto all’Associated Press la portavoce dell’Ua, Ebba Kalon.

"Ciò è particolarmente sorprendente dato che gli Stati Uniti d’America restano un esempio globale di come la migrazione abbia fatto nascere una nazione costruita su forti valori di diversità e opportunità", ha detto ancora la portavoce.

"Crediamo che una dichiarazione come questa danneggi i nostri valori globali condivisi su diversità, diritti umani e comprensione reciproca", ha aggiunto Kalon.

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