Estero

Maroni conferma, non si ricandida. 'Ma resto a disposizione'

(Davide Agosta)
8 gennaio 2018
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“Come ogni grande storia d'amore anche il mio tempo con la politica si chiude con la mancata ricandidatura alle prossime elezioni regionali, così come non mi candido alle politiche”. Roberto Maroni, governatore lombardo, nel corso della conferenza stampa iniziata a mezzogiorno a Palazzo Lombardia ha confermato quanto a sorpresa aveva iniziato a circolare ieri sera al termine del vertice del centrodestra ad Arcore fra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Una decisione che ho preso in autonomia, che ho preso per motivi personali e che non ha nulla a che fare, come qualcuno ha scritto, con questioni giudiziarie, visto che sono sotto processo, o con la politica. Non sempre ho condivo le scelte del mio segretario e in quanto tale le ho sempre rispettate, per cui chiedo a tutti che questa mia decisione sia rispettata”.

Ancora Maroni: “Con la politica ho una storia di amore iniziata con Umberto Bossi. Una storia che mi ha dato grosse soddisfazioni, avendo ricoperto importanti incarichi istituzionali, che mi hanno consentito di maturare una grande esperienza. Comunque, non vado in pensione per cui se dovessi servire sono a disposizione”. Sembra confermata l'ipotesi che nel caso di vittoria del centrodestra alle politiche del 4 marzo, Maroni sarebbe chiamato a ricoprire un importante incarico di governo, essendo già stato ministro due volte (Lavoro e Interno) con Berlusconi.

Il candidato del centro destra alle regionali sarà Attilio Fontana, leghista, già sindaco di Varese. Quella di oggi per Maroni è stata l'occasione per fare un bilancio di cinque anni di governatore lombardo. Fra le medaglie che si è appuntato al petto anche il nuovo collegamento ferroviario transfrontaliero Varese-Mendrisio-Lugano-Como e il referendum per l'autonomia della Regione Lombardia.

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