Estero

Il missile degli Houthi riaccende lo scontro fra Iran e Arabia Saudita

Houthi
19 dicembre 2017
|

Si riaccende lo scontro tra Arabia Saudita e Iran dopo il lancio stamani di un missile balistico da parte di miliziani yemeniti vicini all’Iran contro la capitale saudita.

Il missile, che secondo gli insorti era diretto contro il palazzo reale, è stato intercettato dal sistema difensivo saudita e secondo le fonti ufficiali non ha causato vittime né danni materiali. Ma per la seconda volta in circa un mese gli insorti Houthi dello Yemen terrorizzano gli abitanti di Riad.

L’episodio odierno si inserisce in una guerra aperta e in corso da quasi tre anni tra la Coalizione araba, guidata dall’Arabia Saudita ma di cui fanno parte anche gli Emirati Arabi Uniti e l’Egitto, e i ribelli Houthi. Questi ultimi si erano sollevati contro il governo centrale di Sanaa, appoggiato allora da Riad, già dal 2004. Ma è a seguito del vuoto di potere seguito alle proteste del 2011 che gli Houthi, sempre più vicini all’Iran e ostili a Riad, hanno guadagnato terreno e si sono impadroniti della capitale e di ampie parti del paese, mettendo in discussione lo status dello Yemen, tradizionalmente feudo di Arabia Saudita ed Egitto.

Già il 5 novembre scorso gli Houthi avevano sparato un missile balistico contro l’aeroporto internazionale di Riad, e anche in quel caso il missile era stato intercettato e distrutto dal sistema anti-aereo saudita.

L’Arabia Saudita aveva accusato l’Iran di aver fornito agli Houthi i missili balistici. Nei giorni scorsi, l’ambasciatore Usa all’Onu, Nikki Haley, aveva mostrato le "prove" del legame tra Iran e i missili degli Houthi. Ma l’Iran ha sempre respinto le accuse e oggi ha protestato ufficialmente con gli Usa definendo le dichiarazioni di Haley "provocatorie, irresponsabili e senza fondamento".

Secondo media sauditi, frammenti del missile lanciato oggi sono caduti "in diversi quartieri" della città, ma "non sono segnalati feriti o danni". Le tv locali hanno trasmesso immagini diffuse sui social media da diversi cittadini che mostrano una piccola nuvola di fumo bianco in cielo, dove il vettore è stato colpito dai sistemi anti-missile Patriot. Gli Houthi hanno detto di aver preso di mira il palazzo reale di Yamama, dove il re Salman presiede le riunioni di governo e riceve gli ospiti stranieri.

Il leader degli insorti, Abdel Malek Houti, è riapparso in tv per ricordare oggi la ricorrenza dei "mille giorni" dall’inizio nel marzo 2015 dell’"aggressione" saudita "contro il popolo yemenita": la Coalizione, ha detto Houti, vuole "trasformare lo Yemen in una discarica criminale". Dal canto suo, la Coalizione araba a guida saudita ha definito il lancio di missili sulle città saudite una "chiara violazione delle risoluzioni Onu e del diritto internazionale". (Ats)

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔