Estero

L'autore delle bombe contro il Borussia aveva nel mirino anche impianti di risalita svizzeri

7 novembre 2017
|

L’uomo che l’11 aprile scorso aveva fatto esplodere tre bombe nelle vicinanze del bus della squadra di calcio del Borussia Dortmund aveva preso in considerazione anche gli impianti di risalita di Engelberg (OW) per un’azione analoga. Non solo, secondo l’atto d’accusa il 28enne autore dell’attacco aveva pianificato altri attentati. Gli inquirenti tedeschi hanno appurato che egli aveva effettuato via internet ricerche su vari impianti di risalita. Nel suo computer hanno scoperto che tra le altre parole di ricerca figurava anche "Bergbahnen Engelberg-Trübsee Tiflis AG", intendendo la funivia che porta verso il Titlis (3238 m), nota cima della Svizzera centrale. Nell’ambito delle sue ricerche il giovane aveva anche inserito il codice che identifica la società obvaldese in borsa. L’uomo ha compiuto operazioni analoghe anche per la Karwendelbahn AG, un gestore nei pressi di Garmisch-Partenkirchen.

Il sostituto direttore degli impianti di Engelberg, Peter Reinle, ha confermato all’Ats quanto riportato in tal senso dal portale online del settimanale tedesco Spiegel. Dopo l’attentato a Dortmund, la polizia e la procura federale tedesca hanno informato l’azienda obvaldese di questo fatto. "Per noi rimane un enigma perché (l’attentatore) si sia interessato proprio degli impianti di risalita sul Titlis", ha detto Reinle. "Si può presumere – ha aggiunto – che siamo entrati nel mirino poiché la nostra società è una delle poche del genere quotata in borsa in Svizzera". Dagli accertamenti è risultato che l’autore dell’attacco al bus della squadra di calcio della Renania Settentrionale-Vestfalia non è mai entrato in contatto con le funivie del Titlis e che non c’è mai stato alcun rischio per la sicurezza. La situazione viene costantemente valutata in collaborazione con le autorità, ha precisato Reinle.

Il movente delle bombe a Dortmund di Sergej W. – un 28enne nato in Russia, giunto in Germania dal 2003, residente nel Baden-Württemberg e in possesso anche della cittadinanza tedesca – era di speculare sul crollo delle azioni della società calcistica per esercitare il diritto delle proprie opzioni di tipo put, con cui l’acquirente può vendere un titolo a un determinato prezzo. Nelle esplosioni dell’11 aprile, a pochi minuti della partita con il Monaco, erano rimasti feriti un giocatore, lo spagnolo Marc Bartra, e un poliziotto. Sergej W era stato arrestato dieci giorni dopo. Dovrà ora rispondere di tentato omicidio.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔