Estero

Trump vola in Asia mentre si vocifera di nuovi test nordcoreani. 'Il presidente? Userà il linguaggio che vorrà'

(Evan Vucci)
2 novembre 2017
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E’ concreta la possibilità che la Corea del Nord effettui altri test nucleari o lanci di missili. Ne è convinta l’intelligence sudcoreana che alza l’allarme proprio alla vigilia del viaggio del presidente Usa Donald Trump in Asia in cui domina il dossier Pyongyang.

Non ne fa mistero alla Casa Biancal, dove è il consigliere per la sicurezza nazionale, H.R. McMaster a scandire i pilastri del lungo e articolato tour di Trump (cinque paesi in 12 giorni) e mette bene in chiaro la visione del Commander in chief: quella nordcoreana è una minaccia "al mondo" e quindi la risposta deve essere globale. con l’obiettivo di una denuclearizzazione "completa, verificabile e totale".

Si punta sulla Cina

Una risposta globale quindi, chiede Washington, che passa però prima di tutto per Pechino. Tappa cruciale nel viaggio di Trump, e delicata, perché se su Xi il tycoon ha puntato fin dall’inizio per fargli da sponda mentre lui tenta di sbrogliare la matassa diplomatica che la Corea del Nord rappresenta, dall’altra la Casa Bianca oggi può soltanto ripetere che la Cina sta facendo di più, ma non è abbastanza. Questo mentre nel viaggio in Asia Trump promette di sottolineare il suo impegno per un commercio libero ed equo. E sul radar Usa dello scacchiere economico mondiale, Pechino risulta bene in evidenza.

Spinge cosi’ il pedale della diplomazia l’amministrazione Usa – con McMaster che invita anche alla pazienza, almeno per qualche mese, affermando che la strategia per ora non cambia, "dobbiamo aspettare qualche mese per vedere se ci sono miglioramenti" – ma la mano resta ferma, al punto da valutare se reinserire la Corea del Nord nella lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo.

Trump alla prova

Il test per il presidente resta però tutto politico, con particolare attesa per il linguaggio che sceglierà nel dare l’impronta voluta alla sua missione asiatica. Il capo del tesoro Steve Mnuchin e il consigliere per l’economia Gary Cohn restano a Washington: "sarà il presidente stesso a guidare" la missione, risponde McMaster ai giornalisti che chiedono in maniera anche poco velata a chi sono affidate le redini. La figura centrale per le discussioni sul commercio sarà Robert Lighthizer (rappresentante Usa per il commercio), al fianco del presidente ci sarà il segretario al Commercio Wilbur Ross e Rex Tillerson.

Con il suo segretario di Stato non sempre il presidente ha parlato all’unisono, anche sul dossier nordcoreano. "Il presidente utilizzerà il linguaggio che vorrà usare", ha risposto McMaster ai giornalisti.

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