Estero

Prima di volare in Asia, giovedì Trump annuncerà il nuovo presidente della Fed

chi succederà a Janet Yellen?
(Susan Walsh)
30 ottobre 2017
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L’annuncio su chi guiderà la Fed dopo Janet Yellen è atteso per giovedì, quando Donald Trump alzerà il velo sulla sua scelta. Una decisione che arriva alla vigilia del suo viaggio in Asia e al termine della due giorni di riunioni della Fed. Ma soprattutto che piomba su una Washington travolta dallo scandalo del Russiagate, con le prime incriminazioni formali che sembrano puntare dritto verso la Casa Bianca, mettendone anche a rischio l’agenda. Secondo il New York Times sarà nominato Jerome Powell, una scelta ’’sicura’’ che mostra come il presidente americano sia in grado di resistere alla pressioni più conservatrici del partito repubblicano, che preferirebbe vedere alla Fed John Taylor, il falco economista di Stanford.

Wall Street guarda alla tempesta politica in atto con preoccupazione e attende indicazioni sulla riforma delle tasse, fra le indiscrezioni su un possibile ritardo nel taglio delle imposte per le aziende. Secondo la bozza di riforma a cui sta lavorando la Camera, infatti, il target di un’aliquota al 20% identificato da Trump potrebbe essere raggiunto solo nel 2022, ovvero con cinque anni di ritardo. Una cattiva notizia questa per i mercati, in volata da mesi con la promessa di un immediato alleggerimento della pressione fiscale, che sembra pero’ ora allontanarsi.

Con la riforma delle tasse in bilico e l’incertezza che regna su Washington, con la "caccia" ai prossimi colpi del procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller, Trump si appresta ad annunciare il prossimo presidente della Fed: in pole position c’è l’uomo della 2continuità" Jerome Powell, alleato di Yellen per rialzi graduali dei tassi e per una riduzione senza scossoni del bilancio della banca, esploso con la crisi a 4’500 miliardi di dollari.

Ma nessuna decisione ufficiale è ancora stata presa e l’imprevedibilità del presidente americano lascia aperta la porta al "falco" economista di Stanford John Taylor e a una possibile riconferma di Janet Yellen. Fuori corsa ormai Kevin Warsh. Nessuna chance, secondo indiscrezioni, neanche per Gary Cohn, al quale Trump non avrebbe perdonato le critiche per gli scontri di Charlottesville.

L’annuncio del presidente americano sulla Fed segue la riunione della banca centrale, che si apre domani e dalla quale non sono attese novità se non indicazioni su un nuovo possibile rialzo dei tassi di interesse in dicembre. Decisivo per una stretta sarà il prossimo dato sul mercato del lavoro, atteso venerdì, che andrà a completare il quadro congiunturale a disposizione della Fed dopo la volata del pil nel terzo trimestre nonostante gli uragani.

Per Trump quindi una settimana di fuoco prima di partire per l’Asia e affrontare uno dei temi più caldi della politica internazionale americana: la minaccia della Corea del Nord.

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