Estero

Amsterdam dice basta al turismo di massa

5 ottobre 2017
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Basta al turismo di massa che invade il centro città, attratto da negozi e fast food per turisti. A partire da oggi nelle vie centrali di Amsterdam è vietata l’apertura di nuovi spazi commerciali turistici, dai venditori di souvenir alle bici a noleggio sino ai rivenditori di gelati, ciambelle, wafel, formaggi e minimarket. E anche di finti musei di birra, erotismo, cannabis e così via.

È la decisione, con effetto immediato, presa oggi dal comune della città olandese, che vuole restituire il centro storico ai suoi abitanti a fronte di 7,3 milioni di visitatori nel 2016. “I turisti sono molto benvenuti, ma vogliamo evitare che il turismo di massa prenda il sopravvento sulle nostre magnifiche strade, canali e quartieri”, ha dichiarato il vicesindaco di Amsterdam Kasja Ollongren. “Vedo troppi negozi che offrono sempre più le stesse cose, prendendo unicamente di mira i turisti”, perciò “la situazione richiede misure ferme”.

Secondo la stampa olandese, al momento sarebbero 280 le attività commerciali turistiche. Ed è quindi impedendone l’apertura di nuove che, ha spiegato Ollongren, «vogliamo assicurarci che il centro città resti attraente e vivibile per gli abitanti di Amsterdam». Il nuovo Piano regolatore è stato adottato senza discussione pubblica per impedire la corsa all’accaparramento degli spazi commerciali rimasti vacanti prima dell’entrata in vigore della misura. Questa riguarda l’area del centro storico con codice postale 1012 e una quarantina di vie commerciali adiacenti, ma la sua delimitazione finale avverrà nel 2018.

Colpiti anche hotel, carrozze, battelli e visite guidate

Questo non è però il primo provvedimento preso dall’amministrazione locale per decongestionare il centro di Amsterdam dai turisti. Sono infatti già stati vietati nuovi hotel nel centro storico e i privati che vogliono affittare ai turisti, incluso Airbnb, hanno l’obbligo di notifica; mentre è già stato deciso lo stop ai giri in carrozza e il trasloco del molo per i battelli turistici. È inoltre in via di esame un sistema di licenze per lo sfruttamento commerciale dello spazio pubblico e delle visite guidate.

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