Estero

Iran, Trump: 'ho deciso'. Accordo sul nucleare al bivio.

"Ma quella faccia un po' così..."
(Evan Vucci)
21 settembre 2017
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Sale la tensione sul destino dell’accordo sul nucleare iraniano, sullo sfondo dell’assemblea generale dell’Onu. "Ho deciso", ha preannunciato sibillinamente ai cronisti Donald Trump a margine del bilaterale con il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen, senza pero’ rivelare le sue intenzioni. Come fece con l’accordo di Parigi sul clima, tenendo il mondo col fiato sospeso per giorni.

In serata il segretario di Stato americano Rex Tillerson, dopo un incontro dei 5+1 in cui ha visto per la prima volta il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, ha tenuto le carte coperte. Il presidente, ha spiegato, ha preso la sua decisione se certificare o meno il rispetto dell’accordo sul nucleare alla prossima scadenza del 15 ottobre ma non l’ha condivisa con nessuno "esternamente", neppure con Theresa May che gliela aveva chiesto ieri. La Nbc, citando quattro fonti, tra cui una ad alto livello nell’ambito dell’amministrazione americana, ha riferito che il tycoon propenderebbe per la bocciatura della certificazione: in tal caso il Congresso avrebbe 60 giorni per decidere se imporre nuovamente le sanzioni cancellate in base all’accordo. L’obiettivo finale di Trump sarebbe di spingere gli alleati europei a concordare di rinegoziare alcune misure e fare pressione sull’Iran perché torni al tavolo.

Anche Tillerson ha ammesso che ci sono "problemi significativi" con l’accordo, dopo il quale "abbiamo visto tutto tranne che stabilita’" nella regione. Ma il presidente iraniano Hassan Rouhani ha difeso l’accordo escludendo di rinegoziarlo. "Non saremo noi i primi a violarlo", ha detto all’assemblea generale dell’Onu, criticando duramente le minacce di Trump, anche se ha detto di non aspettarsi che gli Usa escano dall’intesa, "nonostante la retorica e la propaganda".

Non manca chi osserva che se Trump facesse saltare il ’patto’ nucleare iraniano sarebbe più difficile convincere Kim Jong-un a fidarsi di un accordo sul disarmo nucleare. Ma nel fronte europeo rischia di aprirsi una crepa: il presidente francese Emmanuel Macron, pur sostenendo che sarebbe un errore uscire dal patto, ritiene che esso non sia sufficiente, dato l’aumento della pressione che Teheran sta esercitando nella regione e la prosecuzione del programma balistico. (Ansa)

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