Estero

Parigi, militare attaccato in metrò da un uomo armato di coltello

Da Wikipedia
15 settembre 2017
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Attimi di panico nella metro parigina. Questa mattina, poco prima delle 6.30, un uomo armato di un coltello ha attaccato un militare dell’operazione Sentinelle nella centralissima stazione di Chatelet. L’episodio si è svolto in una manciata di secondi: inneggiando ad Allah, l’aggressore ha attaccato alle spalle il soldato, che è riuscito a divincolarsi e a neutralizzare l’individuo senza rimanere ferito. Il portavoce del governo, Christophe Castaner, ha fatto sapere che l’inchiesta è stata affidata all’antiterrorismo di Parigi e che il fermato è indagato per tentato omicidio di autorità pubblica in concorso con associazione terroristica e criminale. Sebbene sia sconosciuto ai servizi segreti, l’uomo era già stato segnalato nel 2008 per la sua vicinanza a un movimento islamico radicale e per aver frequentato persone sospette. Quello di oggi è il settimo attacco contro una pattuglia dell’operazione Sentinelle, il dispositivo militare creato dopo gli attentati di Parigi nel novembre del 2015. "Una prova della professionalità e dell’efficacia dei soldati di Sentinelle in questa missione di protezione", ha detto il ministro della Difesa, Florence Parly, ai microfoni di Europe 1 commentando l’accaduto. In questi giorni il governo sta preparano una revisione del dispositivo che prevede delle modifiche sulle modalità di azione dei 7mila soldati dispiegati sul territorio.

L’aggressione a Parigi, però, non è stato l’unico episodio di violenza avvenuto oggi in Francia. A Chalon-sur-Saône, nel dipartimento della Saône-et-Loire (centro-est), due donne sono rimaste ferite dopo essere state attaccate da un uomo armato di martello. L’aggressore è stato fermato poco dopo dalla polizia. Secondo alcuni testimoni, poco prima di passare all’azione l’uomo avrebbe gridato ’Allah Akbar’, anche se ancora non è stato confermato la matrice terroristica. Il procuratore Damien Savarzeix ha dichiarato che per il momento "nessuna pista è esclusa". Intanto, l’amministrazione penitenziaria del carcere di Fleury-Merogis ha deciso di alleggerire le misure restrittive a Salah Abdeslam, uno degli autori degli attentati di Parigi nel novembre del 2015. In cella di isolamento dall’aprile del 2016, Abdeslam ha suscitato preoccupazione in merito al suo stato di salute mentale, presentando in questi ultimi mesi segni di paranoia, apatia e irritabilità. Per evitare che il detenuto più sorvegliato di Francia possa tentare il suicidio prima del suo processo, la direzione dell’istituto ha rilasciato alcuni permessi, come quello di incontrare i suoi famigliari e il suo legale senza vetri di protezione. Il ministro della Giustizia, Nicole Belloubet, ha confermato la decisione ricordando che nel momento del processo la cosa più importante sarà quella di poter "entrare in contatto con lui". Ansa

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