Estero

Bimba morta di malaria, in Lombardia 'nessuna emergenza'

5 settembre 2017
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Oltre al dolore per la morte di una bimba di 4 anni, deceduta agli Spedali Civili di Brescia, per malaria cerebrale, e alla solidarietà alla famiglia, l'assessore regionale lombardo allla Sanità e al Welfare Giulio Gallera, ha emesso un lungo comunicato per assicurare i cittadini lombardi che ''non sussiste alcuna emergenza malaria nella nostra regione''.

''Nel momento in cui la piccola è arrivata da Trento al reparto di malattie Infettive e Tropicali degli Spedali Civili - ha spiegato Gallera - nel pieno rispetto della
normativa, è stata inviata notifica di malattia infettiva all'Ats (Azienda di tutela della salute, ndr). Si evidenzia, inoltre, che non occorre procedere ad alcuna azione di profilassi in quanto la malattia non è contagiosa, per cui non vi è alcuna emergenza o pericolo del diffondersi di questa malattia nella nostra regione. Il numero dei casi di malaria registrati in Lombardia nel 2017 - 127 a oggi - sono assolutamente in linea con quelli degli ultimi anni (258 nel 2016, 297 nel 2015, 298 nel 2014), e riguardano esclusivamente viaggiatori che hanno contratto l'infezione in Paesi tropicali''.

Nel frattempo le Procure di Trento e di Brescia hanno aperto due inchieste sulla morte di Sofia, quattro anno, stroncata da malaria cerebrale, arrivata sabato mattina a Brescia già in coma. Il magistrato inquirente bresciano ha disposto l'autopsia e l'acquisizione delle cartelle cliniche della bimba. Si è appreso che lo scorso 13 agosto, mentre era in vacanza a Bibione, si era reso necessario un primo ricovero negli ospedali di Portogruaro per un esordio di diabete. Tre giorni dopo il trasferimento a Trento, dove Sofia è rimasta sino al 21 agosto. Il 31 agosto una faringite, curata con antibiotici prescritti al Pronto soccorso di Trento, dove poi le hanno riscontrato la malaria cerebrale. Infine, sabato il trasferimento con l'eliambulanza a Brescia. Purtroppo tutto inutile.

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