Estero

Un insolito silenzio gela Barcellona. Rambla riaperta al pubblico

18 agosto 2017
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Non si è a conoscenza di svizzeri vittime degli attacchi in Spagna. All'ambasciata italiana in Spagna risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti nell'attentato a Barcellona. 

La città Catalana intanto ha vissuto una notte di insolito quanto tetro silenzio. Un silenzio che la Rambla di Barcellona non ha probabilmente mai conosciuto. Un silenzio, nel cuore della notte, interrotto soltanto dai motori dei furgoni blindati dei Mossos d’Esquadra, la polizia catalana che ha isolato quasi totalmente un’area che da Gran Via passando per calle Pelayo raggiunge Plaza de Catalunya e quindi la Rambla colpita a morte, che scende verso il porto della città. Lontano si sentono gli spazzini che lavorano nella grande piazza centrale della metropoli catalana. Poco prima delle due di notte, l’inviato dell’Ansa è stato uno dei primi giornalisti ad entrare nella ’zona cero’, accessibile da poco soltanto a chi ha prenotato una stanza d’albergo sulla Rambla, ma off limits per telecamere e cronisti. Il tempo si è come fermato, dopo l’attacco terroristico rivendicato dall’Isis che ha fatto almeno 13 morti e decine di feriti. Il grande marciapiede centrale che porta alla statua di Cristoforo Colombo non è fruibile, bloccato dai nastri isolanti della polizia. Percorrendo i primi duecento metri della Rambla, presidiata da decine di poliziotti, spesso cortesi ma piuttosto nervosi, si vedono poche tracce del furgone che a zig zag sull’ampio marciapiede ha seminato morte e terrore. Ad un certo punto ci sono due edicole di cartoline rovesciate, in mezzo a vetri frantumati, ma la giovane poliziotta che ci scorta fino all’albergo ci impedisce di fotografarle. "Non siamo a teatro", dice seccamente.

La Rambla è stata riaperta al pubblico questa mattina dopo essere stata completamente ripulita durante la notte. La passeggiata che dal centro conduce al porto della città' rimane pero' chiusa al traffico delle auto. Centinaia di turisti stanno lasciando gli alberghi o gli appartamenti affittati nel centro della città.

 

Sette persone ferite a Cambrils, a 100 km da Barcellona 

Cinque presunti terroristi sono stati uccisi questa notte in un’operazione della polizia spagnola a Cambrils, cittadina sulla costa a circa 120 chilometri da Barcellona. Anche sei civili e un poliziotto sono rimasti feriti. Una persona versa in gravi condizioni. I cinque viaggiavano su un'Audi A3. Dopo aver spinto a terra alcune persone si sono imbattuti in una pattuglia della polizia regionale catalana. È quindi seguita una sparatoria, ha annunciato un portavoce del governo regionale. Alcuni di loro portavano cinture con esplosivo (rilevatesi false secondo quanto riportato da La Vanguardia).

 

La denuncia di Rajoy: 'Selvaggio attentato jihadista. Tre giorni di lutto nazionale

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha denunciato questa notte a Barcellona il "selvaggio" attentato "jihadista" e annunciato tre giorni di lutto nazionale in tutta la Spagna. Un periodo di lutto di tre giorni era già stato decretato dal governo catalano del presidente Carles Puigdemont. Tutti cercavano di avere notizie e di avvertire le famiglie. Intanto le ambulanze trasportavano morti e feriti negli ospedali della città. Fra i feriti "ci sono bambini" ha avvertito la tv pubblica Rtve. Non è stata resa nota la loro identità. Fra di loro ci sono certamente cittadini stranieri. I terroristi avevano un secondo furgone, noleggiato e ritrovato a Vic, alle pendici dei Pirenei, che doveva servire per la fuga. Ci potrebbe essere inoltre un collegamento con una esplosione che ha distrutto una casa ieri vicino a Tarragona, facendo un morto e due feriti. Dopo i ripetuti attentati che hanno insanguinato l’Europa negli ultimi anni, quello di Barcellona è il primo attacco islamista a colpire la Spagna dalle stragi dei treni di Madrid del 2004, firmate da Al Qaida, che fecero 191 morti.

Si cerca ancora l'autista alla guida del furgone sulla Rambla e un secondo uomo  

Il pomeriggio di morte a Barcellona ha portato finora a due arresti: uno marocchino, l’altro originario di Melilla. Nessuno dei due è il conducente del furgone della strage: quest’ultimo, dopo aver abbandonato il mezzo, è in fuga a piedi. Ma secondo la polizia, che diffonde le informazioni col contagocce, oltre all’autista è ricercato un secondo uomo. E’ stato annunciato anche l’arresto di un francese di origine maghrebina, Driss Oukabir, che avrebbe noleggiato il furgone usato nella strage della Rambla. In serata Oukabir si è consegnato in un commissariato affermando che gli avevano rubato i documenti e di non avere nulla a che vedere con l’attentato. La polizia lo sta interrogando e la foto diffusa sui media di tutto il mondo potrebbe essere la sua. Assomiglia all’identikit del terrorista responsabile della strage tracciato da un testimone: "23-25 anni, magro, capelli scuri, con una t-shirt grigia". In serata in un susseguirsi di notizie confuse, il presidente catalano Carles Puigdemont, ha annunciato che un altro uomo è stato ucciso in una sparatoria con la polizia dopo aver tentato di forzare uno dei posti di blocco allestiti alle uscite della città. Ma, secondo quanto dichiarato poi dalla stessa polizia, non sarebbe coinvolto nell’attentato. (Ats/Ansa).

Nella foto  il furgone utilizzato nell'attacco sulla Rambla passato alla lente dalla Polizia

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