Estero

Siria, i raid della coalizione uccidono cento 'leonicini Isis'

7 agosto 2017
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Una 'strage' di giovanissime reclute dell’Isis nell’est della Siria è stata compiuta a seguito di raid aerei della Coalizione a guida americana, secondo fonti della stessa zona orientale, anche se nessuna informazione al riguardo ha finora trovato conferme nei canali tradizionali.

La tv panaraba al Arabiya parla di “notizie non confermate” mentre da Dayr az Zor, capoluogo della zona forse colpita, attivisti locali forniscono informazioni sul luogo della presunta “uccisione di un centinaio di ragazzi”. La notizia dei “cento ragazzi” uccisi in Siria in un raid della coalizione a guida Usa è stata riferita con dettagli da un gruppo di attivisti siriani, anti-Isis, presenti a Dayr az Zor e che lavorano in maniera clandestina.

Il gruppo, che su Internet pubblica notizie in arabo sul sito Furat Post ('Furat' è il nome in arabo di 'Eufrate') afferma che “cento membri dei Leoncini del Califfato”, la milizia dei giovani jihadisti dell’Isis, sono stati uccisi nel raid avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi nella località di Kashkiya, tra Mayadin e Albukamal, a sud di Dayr az Zor, 50 km a ovest dal confine con l’Iraq.

Gli attivisti affermano che i miliziani dell’Isis hanno circondato la zona dell’attacco e vietano l’accesso ai civili. In quell’area, aggiungono, la maggior parte dei miliziani jihadisti provengono dall’Asia Centrale e dall’Estremo Oriente. Alla fine del 2016 l’Isis aveva perso nella battaglia di Mosul, nel nord dell’Iraq, 38 membri dei 'Leoncini del Califfato', 31 di questi – secondo media siriani – erano originari della città di Raqqa, nel nord della Siria.

Questo presunto attacco avviene mentre su Dayr az Zor, ultimo bastione urbano dell’Isis, si addensano da giorni le nubi di una imminente offensiva governativa siriana, col sostegno di milizie vicine all’Iran e con la copertura aerea e logistica russa.

Le forze di Damasco hanno conquistato nelle ultime ore la cittadina di Sukhna, a metà strada tra Palmira e Dayr az Zor. L’offensiva governativa verso Dayr az Zor si muove anche da nord-ovest, dalla regione a sud di Raqqa lungo il corso dell’Eufrate e verso il confine con l’Iraq. La regione di Dayr az Zor è ricca di risorse idriche ed energetiche.

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