Estero

'Sei licenziato!'; alla Casa Bianca la lista si allunga

(Pablo Martinez Monsivais)
30 luglio 2017
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Donald Trump caccia Reince Priebus e si allunga la lista delle uscite eccellenti dalla Casa Bianca. In poco più di sei mesi il presidente americano ha rivoluzionato più volte la sua amministrazione puntando a circondarsi di fedelissimi. E ricorrendo alle parole che più apprezza: “You are fired!” (sei licenziato!), slogan reso popolare nello show televisivo 'The Apprentice'.

La prima testa a cadere è stata quella di Sally Yates, il ministro della giustizia ad interim e una delle ultime eredità dell’era Obama. A poche ore dalla scadenza del suo mandato (sarebbe stata automaticamente sostituita da Jeff Sessions la cui conferma in Senato era attesa il giorno seguente) Yates è stata fatta fuori a sorpresa per essersi “rifiutata di attuare’’ il bando degli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana. Yates è colei che messo in guardia la Casa Bianca su Michael Flynn, ritenuto “ricattabile” dai russi.

Proprio a Michael Flynn, travolto dal Russiagate, Trump è stato a malincuore costretto a rinunciare. Fra le vicissitudini di Flynn ha traballato anche il ministro della Giustizia James Sessions, che per mettersi al riparo dalla critiche ha scelto di astenersi dalle indagini sul Russiagate. Una decisione che continua a pagare duramente, essendo oggetto di critiche quasi quotidiane da parte del presidente.

Sullo spettro della Russia sulle elezioni è caduto anche il direttore dell’Fbi, James Comey, licenziato ufficialmente per la gestione dell’emailgate. La scure di Trump si è poi scagliata contro i procuratori generali dell’era Obama e in particolare con il potente procuratore di New York Preet Bharara. Nell’ultima settimana altre due uscite eccellenti: Priebus e Spicer, caduti sotto quella che sembra la scure del nuovo fedelissimo di Trump, il direttore della comunicazione Anthony Scaramucci. Con la sua nomina rischia Steve Bannon, il controverso stratega della Casa Bianca dalle posizioni di estrema destra che Trump aveva messo nel Consiglio nazionale per la sicurezza. Salvo poi “sollevarlo” da quell’incarico in seguito alle feroci polemiche.

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