Estero

Terrore in Israele, giovane palestinese massacra a coltellate due uomini e una donna

Guerriglia a Ramallah
21 luglio 2017
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«La casa sembrava un macello di animali». Queste le parole di uno dei primi soccorritori entrati in una casa del villaggio israeliano di Halamish, presso Ramallah, in cui un palestinese 19enne ha massacrato a coltellate due uomi e una donna, ferendone un'altra.

Le estese proteste palestinesi per le misure di sicurezza israeliane nella spianata delle Moschee di Gerusalemme sono infine culminate anche in questo attentato. L'aggressore, 19 anni, Omar Ben Abed, è penetrato armato di un coltello in una casa situata all'estremità del villaggio e ha brutalmente ucciso due uomini di 60 e 40 anni e una donna di 40 anni.

L'attentatore è stato però colpito da un vicino di casa, un soldato in licenza, che gli ha sparato da una finestra e lo ha ferito in modo grave. Il palestinese è stato ricoverato in un ospedale israeliano. La popolazione di Halamish ha avuto ordine di restare chiusa nelle abitazioni nel timore che nel villaggio possa essersi infiltrato un altro terrorista. Le sirene di allarme sono risuonate a lungo, per avvertire gli abitanti della situazione di pericolo.

Mezz'ora dopo l'attentato sulla pagina Facebook dell'attentatore è comparso il testamento che aveva preparato per tempo. Nel testo, Ben Abed scrive di essere rimasto indignato per la situazione nella moschea al-Aqsa che - sostiene - “viene profanata di continuo” dagli ebrei.

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