Estero

Dimmi che uovo fai e ti dirò che uccello sei

(Gabriele Putzu)
22 giugno 2017
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La grande varietà nella forma delle uova di uccello ha affascinato l’uomo per millenni e soltanto adesso la sorprendente risposta a questo mistero indica che a ’modellare’ le uova è l’abilità nel volo delle diverse specie. Lo ha scoperto la ricerca della Princeton University che si è aggiudicata la copertina della rivista Science. Infatti, al contrario di quanto affermavano le precedenti teorie, le analisi hanno rivelato che a deporre le uova asimmetriche e dalla forma ellittica sono gli uccelli dal corpo più aerodinamico. In primo luogo i ricercatori hanno studiato forme e dimensioni di quasi 50.000 uova appartenenti a 1.400 specie diverse di 37 ordini, due dei quali estinti, classificandole in base alla simmetria e alla forma più o meno allungata. Grazie a questo lavoro, il gruppo guidato da Mary Caswell Stoddard è riuscito a creare una mappa geografica delle uova: per esempio, le più asimmetriche appartengono al piro-piro americano, mentre le più ellittiche al maleo, una specie indonesiana che seppellisce le uova nella sabbia arroventata dal sole o in terreni vulcanici. In un secondo momento i ricercatori hanno messo a confronto le uova per vedere se c’erano relazioni con il tipo di nido, la localizzazione, la numerosità della nidiata, l’alimentazione e l’abilità nel volo: le analisi hanno evidenziato che l’unico aspetto rilevante è proprio quello del volo. La spiegazione è che quando il corpo di alcuni uccelli è cambiato per adattarsi ad un volo più potente si sono ridotte anche le dimensioni della cavità addominale che ospita le uova: il problema di spazio è stato risolto con uova dalla forma più allungata, che mantengono un volume ampio, per un corretto sviluppo del pulcino, ma una larghezza ridotta, per adattarsi al corpo più sottile e aerodinamico.

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