Estero

G7 Ambiente a Bologna - Verso l'implementazione dell'accordo di Parigi e un futuro sostenibile

11 giugno 2017
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Al centro del G7 Ambiente c'è innanzitutto il clima, con il confronto sull'implementazione dell'accordo di Parigi per combattere il riscaldamento globale, vista soprattutto la presenza del direttore dell'Epa (Agenzia federale per l'Ambiente degli Usa) Scott Pruitt. Il ministro di Trump lascerà il summit nel pomeriggio.

C'è molta attesa per le sue parole dopo che il presidente Donald Trump ha comunicato l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo e la sua intenzione di rinegoziarlo. Fra gli altri temi, il raggiungimento degli obiettivi di crescita sostenibile, finanza verde, Africa e ruolo delle banche di sviluppo. E ancora inquinamento marino, efficienza delle risorse ed economia circolare, rimozione dei sussidi ambientalmente dannosi e riforma della tassazione in senso ecologico.

Al vertice partecipano Barbara Hendricks per la Germania, Koichi Yamamoto per il Giappone, Nicolas Hulot per la Francia, Scott Pruitt per gli Stati Uniti, Catherine McKenna per il Canada. Per la Gran Bretagna il capo delegazione è Therese Coffey (Segretario di stato). Partecipano anche i due Commissari europei di riferimento: quello per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, e il Commissario per l'azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete. Quattro i ministri dell'Ambiente di Nazioni esterne al G7 invitati ai lavori: quelli di Cile, Ruanda, Maldive ed Etiopia.

Anche dal Canada appoggio all'Accordo di Parigi

L'Accordo di Parigi "ha dato un segnale ai mercati, che riconoscono le opportunità economiche offerte dalla crescita verde pulita. L'Accordo è un buon accordo, e il Canada è impegnato a rispettarlo e a collaborare con altri paesi per attuarlo". Lo ha detto la ministra dell'Ambiente canadese, Catherine McKenna, all'apertura del G7 dell'Ambiente a Bologna. "In Canada capiamo che il riscaldamento c'è ed è colpa nostra".

Il ministro giapponese, Koichi Yamamoto, ha detto che "i disastri naturali recenti mostrano l'importanza dell'Agenda 2030 dell'Onu, implementata dall'Accordo di Parigi. Dobbiamo essere coesi come G7, dobbiamo dare un segnale di collaborazione". Il ministro dell'Ambiente della Maldive, Thoriq Ibrahim, uno dei quattro ministri ospiti del G7 insieme a Cile, Ruanda ed Etiopia, ha ricordato il rischio che corrono i piccoli stati del Pacifico di essere sommersi dall'innalzamento del mare provocato dal riscaldamento globale.

Al Ministro del Ambiente italiano Gian Luca Galletti il compito della gestione dei lavori assembleari: 'Su tutti i temi a parte il clima c'è un un accordo completo'


I Paesi del G7 "hanno un ruolo e responsabilità cruciali verso le proprie opinioni pubbliche, verso i Paesi meno sviluppati o in via di sviluppo, verso il Pianeta. Sono accomunati anche da sistemi democratici e di mercato più aperti e rispettosi dei diritti ambientali". Lo ha rilevato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, aprendo i lavori del G7 Ambiente a Bologna. "In una quarta rivoluzione industriale, quella dell'economia circolare e dell'attuazione dell'Agenda 2030 e dell'Accordo di Parigi, dobbiamo far si che i Ministeri dell'Ambiente siano parte attiva e integrante della politica economica. Abbiamo incluso, per questo motivo, temi sui quali i Ministri dell'Ambiente dei paesi G7 avranno l'opportunità di dire la loro per la prima volta e che sono alla frontiera fra economia e ambiente, fondamentali per un sano sviluppo dell'economia rispettoso dei limiti fisici del pianeta e della natura. Sono i temi della riforma fiscale ecologica, del ruolo delle banche multilaterali di sviluppo, della finanza sostenibile al servizio del sistema economico e dell'ambiente". 


Fra i ministri dell'Ambiente del G7 riuniti a Bologna "su tutti i temi a parte il clima c'è un un accordo completo. Credo che le posizioni espresse all'inizio rimarranno tali, su questo non ci sono dubbi, ma credo anche che un passo in avanti verso un dialogo l'abbiamo fatto. Stiamo facendo un lavoro di ricucitura. Sapremo solo alla fine di questi due giorni che risultato avrà dato. Ma un risultato l'abbiamo già ottenuto, perché continuiamo a parlare, a individuare soluzioni e obiettivi comuni". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in una pausa dei lavori del G7. "Qui ci sono sette paesi che insieme rappresentano più della metà del Pil mondiale e sono qui per dialogare insieme - ha proseguito Galletti -. Partiamo da posizione diverse, ma abbiamo l'obbligo di continuare a dialogare fra tutti. Stiamo facendo questo. Sono soddisfatto che ci siano i sette paesi riuniti qui a Bologna e che ci sia la volontà di riallacciare un filo comune". "Qui si tratta di continuare un percorso comune su tanti temi che non sono solo i cambiamenti climatici - ha concluso il ministro -. Discutiamo di marine litter, di Africa, di finanza verde. Poi le posizioni su Parigi sono distanti, ma l'importante è non perdersi. In ambiente o si vince tutti insieme o si perde tutti. E anche nei momento difficili bisogna continuare a dialogare, anche da posizioni diverse".

(ANSA)

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