Estero

Spionaggio ai danni di Trump, il senato Usa non trova prove e la Casa Bianca: 'Obama fece spiare, lo dicono anche i media'

Il portavoce cita Fox News
(Andrew Harnik)
17 marzo 2017
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Il presidente Donald Trump ne è convinto: il suo predecessore lo fece spiare durante la campagna elettorale. A poco valgono quindi le conclusioni della commissione intelligence del Senato Usa che nella serata di ieri ha rivelato di non aver trovato prove di quanto sostenuto da Trump.

Prove assenti perché, ha fatto intendere il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, «ci sono molte indicazioni da diversi media a segnalare che qualcosa è successo». Tra cui il sospetto avanzato a inizio settimana da Andrew Napolitano, ex giudice americano e attuale commentatore a Fox News, secondo cui  Barack Obama usò i servizi segreti britannici.

Un'ipotesi citata espressamente da Spicer, assieme a un elenco di articoli di stampa sul tema, in un confronto acceso con i giornalisti che gli chiedevano conto delle sue affermazioni. In particolare Spicer ha riportato la frase di Napolitano secondo cui "tre fonti d’intelligence hanno informato Fox News che il presidente Obama è andato al di fuori della catena di comando (per far controllare Trump) e non ha usato la Nsa, né la Cia, né l’Fbi o il Dipartimento di Giustizia, ma ha usato la Gchq".

La replica del portavoce della Gchq: "Le recenti accuse rivolte da un commentatore televisivo, il giudice Andrew Napolitano, sul fatto che alla Gchq sia stato chiesto di condurre ’intercettazioni’ contro il presidente eletto sono assurdità. Sono totalmente ridicole e dovrebbero essere ignorate".

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