Estero

L'atterraggio di Battaglioni con il 777 senza un motore: 'Era soddisfatto per quanto si è confermato performante il velivolo'

L'aereo fermo a terra
3 febbraio 2017
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Trent’anni di esperienza come pilota Swiss(air) e una lunga pratica di pilota militare sono certamente serviti a Roberto Battaglioni per condurre a buon fine l’atterraggio d’emergenza, a Iqaluit, nel Nord del Canada, del Boeing 777 del quale era alla guida.

L’aereo, partito mercoledì pomeriggio da Zurigo per Los Angeles (volo LX40), ha subito una panne che ha disattivato il motore sinistro. Restato con un solo “motore”, Battaglioni ha chiesto e ottenuto di poter effettuare un atterraggio d’emergenza sulla pista innevata di Iqaluit (1200 chilometri a nord di Quebec City, poco al di sotto del Circolo polare artico) utilizzata in genere per gli atterraggi di emergenza degli aerei che si trovano in difficoltà sulla rotta polare.

«L’ho sentito stanco – ha detto la moglie Rosalba – ma tranquillo e molto soddisfatto per quanto si è confermato performante il mezzo». Perché certe emergenze possono essere “nuove” anche per chi ha una così lunga carriera in volo (e per chi lo aspetta a casa). Che la manovra sia stata condotta in piena sicurezza lo confermano anche alcune delle testimonianze raccolte dai media: «Se non l’avesse comunicato il pilota – ha detto un viaggiatore raggiunto dalla Rsi – nessuno si sarebbe accorto dell’emergenza».

Passeggeri ed equipaggio, ha informato Swiss, hanno quindi dovuto sottoporsi ad una pausa forzata di 14 ore a bordo (dove comunque funzionava il riscaldamento) o nei locali del piccolo scalo, non trovandosi in zona alloggi a sufficienza per ospitarli tutti. Fuori la temperatura era di -23. Ieri mattina alle 11 locali, un volo Swiss li ha imbarcati e condotti a New York. Non senza qualche, solita, lamentela.

https://twitter.com/FrankReardon1/status/827223751280427009 

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