Estero

Libertà di stampa, la Svizzera sale in classifica solo perché gli altri Paesi peggiorano

20 aprile 2016
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È stata pubblicata ieri da Reporters sans frontières l'edizione 2016 della classifica mondiale di libertà di stampa. Tra i 180 paesi considerati, la Svizzera è messa bene. È infatti passata dal 20esimo al settimo posto, ma non tanto per suo merito quanto perché altri paesi sono messi peggio. Infatti al miglioramento delle condizioni di libertà d'espressione nel continente africano sono da sommare il peggioramento, seppur lieve, in Europa. Ma soprattutto il costante deterioramento della situazione in sud America. 

L'edizione 2016 della classifica della libertà di stampa nel mondo rivela l'intensità degli attacchi di Stati, certe ideologie e interessi privati ​​contro la libertà e l'indipendenza del giornalismo. In generale dallo studio si evince che il contesto è degradato: la paura e la pressione sulle redazioni è aumentata. 

Osservando la classifica per regioni, l' Europa (19,8 punti indice) rimane la zona dove i media sono i più liberi, seguita dall'Africa con un risultato inedito che la vede sorpassare per la prima volta il continente americano (36.9). Seguono poi le Americhe (37,1), e l'America Latina dove la violenza nei confronti dei giornalisti è in aumento. A essere meno liberi sono i media dell'Asia, dell'Europa orientale, dell'Asia centrale, ma soprattutto il Nord Africa/Medio Oriente rimane la regione dove i giornalisti sono più minacciati per fatti e parole.

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