Estero

Domenica Obama parlerà alla tv cubana. Il ministro degli esteri: 'Guantanamo occupata illegalmente'

18 marzo 2016
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Durante i tre giorni nella capitale cubana, da domenica a martedì prossimo, il presidente americano Barack Obama non solo incontrerà il presidente cubano Raul Castro e visiterà la città, ma avrà anche la possibilità di parlare in diretta tv a tutto il popolo cubano.

«Così ognuno potrà farsi un’idea di quello che dice», ha detto oggi il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez, illustrando alla stampa le attività del presidente americano durante la sua storica visita all’Avana.

Il discorso televisivo di Obama, senza precedenti nella storia dei rapporti bilaterali Usa-Cuba, arriverà martedì prossimo, al termine di un incontro del presidente americano con la società civile cubana, nel Gran Teatro Alicia Alonso, nell’ultima giornata della sua visita. Poco dopo il suo arrivo, domenica sera, Obama visiterà Habana Vieja – il cuore dell’antica città coloniale, fondata dagli spagnoli nel 1519 – e la cattedrale della capitale, di stile barocco toscano, che si trova sull’omonima piazza, nel centro storico della capitale.

Lunedì, il presidente americano incontrerà il suo omologo cubano, insieme al quale terrà una conferenza stampa e successivamente renderà omaggio all’eroe nazionale, José Martì, davanti al monumento che si trova sulla Piazza della Rivoluzione, e parteciperà ad un incontro in chiave di business, in presenza di rappresentanti dei due Paesi.

Rodriguez ha sottolineato che è sicuro che grazie a questo viaggio Obama avrà l’opportunità di conoscere meglio ed interagire con i cubani, che vivono in un Paese «impegnato in uno sviluppo economico e sociale che garantisce anche la completa dignità dei suoi cittadini».

"Guantanamo occupata abusivamente dagli americani"

Nel frattempo lo stesso Rodriguez ha asserito senza mezzi termini che gli americani occupano il territorio della base di Guantanamo illegalmente.

Secondo Rodriguez Parilla, il governo americano dovrebbe restituirlo ai cubani. Il ministro, inoltre, ha sottolineato che l’occupazione illecita di Guantanamo da parte degli Stati Uniti e l’embargo rappresentano gli ostacoli principali alla normalizzazione delle relazioni tra Washington e L’Havana.

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