Estero

Le 'scuse' di Netanyahu agli arabi d'Israele

23 marzo 2015
|

''So che le frasi che ho detto alcuni giorni fa hanno ferito gli arabi israeliani. Non ne avevo alcuna intenzione e me ne rammarico'': lo ha scritto il premier Benjamin Netanyahu nella propria pagina Facebook, dopo aver ospitato oggi nella propria residenza una delegazione di arabi israeliani. Il premier, ha scritto l'agenzia Ansa, si riferiva al suo appello (nel giorno delle elezioni) ai sostenitori del Likud di accorrere alle urne, per bilanciare un voto massiccio che in quel momento avveniva in località arabe.

Per quell'intervento Netanyahu è  stato criticato sia in casa (in modo particolare, ieri, dal capo dello stato Reuven Rivlin) sia all'estero, anche dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Nella propria pagina Facebook Netanyahu aggiunge di aver assicurato agli ospiti arabi giunti a trovarlo che la sua residenza “appartiene a tutti i cittdini di Israele”.

Dopo aver assicurato di non aver mai inteso ferire la popolazione araba, ha aggiunto: «Il mio operato da primo ministro, inclusi gli ingenti investimenti nei settori delle minoranze di Israele, dimostra il contrario. Vedo in voi – ha proseguito – cittadini di Israele, senza alcuna distinzione di religione, razza, o sesso. Io vedo in tutti i cittadini di Israele partner per la costruzione di uno Stato di Israele prospero e sicuro».

Eppure dovrebbe essere lo stesso Netanyahu che è ruscito a imprre il progetto di legge che definisce Israele “Stato della Nazione ebraica”...

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔