Confine

Como, tre arresti per frode nel settore del compro oro

I beni sequestrati dalla Guardia di finanza ammontano a 383mila euro. La frode si basava su un collaudato sistema di cooperative fantasma

Le indagini sono iniziate nel 2020
(Ti-Press)
21 gennaio 2022
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Nell’ambito di una vasta inchiesta nei confronti di una società di compro oro le fiamme gialle della Guardia di finanza di Olgiate Comasco, guidate dal capitano Salvatore Stella, hanno arrestato nelle ultime ore tre persone. Si tratta degli amministratori di una società in dissesto, con sede legale a Como e sequestrato beni per 383mila euro, l’equivalente della frode fiscale. Un sequestro cautelativo di oro, soldi e un immobile in un settore, quello del compro oro, a rischio. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Busto Arsizio, Viterbo e Milano. Frode fiscale il reato contestato agli arrestati, a seguito di una ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Andrea Giudice del Tribunale di Como, su richiesta della pm Antonia Pavan. L’indagine era iniziata nel 2020. I finanzieri di Olgiate Comasco nel corso di una verifica fiscale nella sede legale della società comasca hanno accertato l’esistenza di un collaudato sistema di frode fiscale basato sullo sfruttamento di diverse cooperative, esistenti solo su carta per emettere fatture false, consentendo alla società comasca di abbattere il reddito imponibile e, allo stesso tempo, di drenare le risorse finanziarie, giacenti sui conti correnti, provocando così lo stato di dissesto della stessa impresa. I fondi successivamente sarebbero stati reimmessi nella disponibilità degli amministratori e utilizzati per acquistare beni di lusso e immobili di pregio.

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