Confine, grazie ai vaccini calano i contagi nelle case anziani

Nel comasco si è conclusa la ‘fase 1’ della vaccinazione anti Covid nelle 56 case di riposo. Lo si apprende dal settimanale punto sulla campagna vaccinale dell'Asst (Associazione socio sanitaria territoriale) Lariana. Un report che evidenzia che, da quando sono iniziate le vaccinazioni nelle case di riposo lariane, i contagi sono in calo: un dato in controtendenza rispetto all'andamento che da settimane si registra nel comasco, una delle province a livello nazionale con il maggior numero di contagiati e decessi, tanto che per il fine settimana viene data per certa la zona rossa.

Fra operatori socio-sanitari, personale e ospiti delle Rsa lariane sono stati vaccinati oltre 1'300 persone: quasi il 100 per cento fra gli anziani. Solo gli anziani che per problemi legati alla propria salute o per patologie pregresse non sono stati vaccinati. Adesione molto alta, cioè il 98 per cento, fra gli operatori socio-sanitari, dopo che inizialmente sembrava che molti di loro non si sarebbero sottoposti a vaccinazione. Le ultime notizie sull'andamento dei contagi e sul piano vaccinale nelle case di riposo comasco sono valutate positivamente, anche perché le morti di anziani registrate in occasione della prima ondata avevano gettato discredito sulle Rsa.

Una strage di nonni e nonne sulla quale sta indagando la magistratura lariana che sta passando sotto la lente d'ingrandimento le cartelle cliniche di 363 anziani deceduti a causa del Covid-19 in 17 case di riposo e all'ospedale di Cantù. Un'inchiesta, condotta dai magistrati inquirenti Maria Vittoria Isella, Antonia Pavan e Simone Pizzotti, scaturita a seguito di 26 esposti presentati dai parenti degli anziani portati via dal Covid-19. Inchiesta a carico di ignoti in cui si ipotizzano i reati di omicidio colposo ed epidemia colposa.