Confine

Saltrio, si uccide col gas insieme alla figlia disabile

Un uomo di 74 anni, ex collaboratore della Rsi, si è ucciso con la figlia cieca di 31 anni con i gas di scarico della sua auto

L'uomo era gravemente malato (Keystone)
20 luglio 2020
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Un uomo di 74 anni si è ucciso con la figlia di 31 anni, disabile al 100%, con i gas di scarico della sua auto, parcheggiata nella loro casa di campagna a Saltrio (Varese), poco distante dalla dogana di Arzo.

L'uomo, che a quanto si apprende era gravemente malato, ha lasciato un messaggio di addio alla moglie, anche lei malata grave e costretta a letto. A trovare i due cadaveri nell'auto è stata la nipote. Stando alle prime informazioni raccolte, l'autore del gesto sarebbe stato un noto ex giornalista radiofonico della Rsi. 

Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, l'uomo non accettava l'idea di morire, abbandonando così la figlia cieca dalla nascita. Così, con la scusa di accompagnarla ad un concerto di musica classica, grande passione della 31enne, l'ha portata nella casa di campagna. Poi l'ha stordita con del Valium, che ha assunto a sua volte, e si è chiuso con la figlia nel garage della casa di campagna, attendendo la morte con un cd di musica classica inserito nella radio dell'auto.

A chiamare i soccorsi, che si sono rivelati inutili, è stata la nipote. La giovane è andata a cercarli su richiesta della zia, costretta a letto da una grave patologia e preoccupata per non aver sentito rientrare a casa marito e figlia.

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