Confine

'Riaprite i bagni ai senzatetto': attivisti si mobilitano a Como

Il Gruppo Cominciamo da Como occupa i bagni pubblici del sottopassaggio di piazza Vittoria: 'Governati da chi non ha il minimo rispetto per la dignità umana'

Occupazione (foto Gruppo Cominciamo da Como)
15 luglio 2020
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Si sono incatenati ai bagni pubblici del sottopassaggio che collega Porta Torre a piazza Vittoria, in centro a Como, a un centinaio di metri dai portici dell'ex chiesa di San Francesco, uno dei rifugi notturni per i senzatetto. Sono alcuni attivisti del gruppo 'Cominciamo da Como', che così motivano la clamorosa iniziativa che continuerà nei prossimi giorni: "I bagni pubblici sono in servizio necessario e dovuto a tutte le persone che abitano o vivono una città. Como è una città turistica e non è pensabile che non sia in grado di garantire un servizio fondamentale come quello dei servizi igienici; ma Como è anche e soprattutto città di frontiera, e che quindi volente o nolente deve affrontare il problema delle migrazioni".

Torna quindi il tema dei migranti che in riva al Lario è una realtà che dura da decenni. Dalle prime emergenze degli anni Novanta, quelle scritte anche per documentare l'attività di due preti di frontiera quali don Renzo Beretta e don Renzo Scapolo. In questa calda estate il problema dei senza tetto, un numero in continua crescita, è argomento quotidiano come prova l'azione del gruppo Cominciamo da Como: "A Como ci sono decine e decine di persone, non solo migranti, ma anche italiane, che non hanno una casa. Non si può pensare di avere dei bagni pubblici aperti solamente durante i giorni di mercato e solamente in determinate, brevissime, fasce orarie. Si costringono di fatto le persone senza fissa dimora ad espletare i propri bisogni in mezzo alla strada, alimentando notevolmente l’intolleranza dei cittadini comaschi nei confronti di chi è costretto, suo malgrado, ad adattarsi a precarie e infelici condizioni di vita. Non è più accettabile che Como sia governata da chi non ha il minimo rispetto per la dignità umana. A seguito degli avvenimenti delle ultime settimane e della debole, incerta e inefficace risposta che le istituzioni hanno dato, è in corso l’occupazione dei bagni pubblici del sottopassaggio di piazza Vittoria. I bagni pubblici devono essere aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7".

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