Confine

Il Covid abbatte il traffico ma non lo smog oltreconfine

In Lombardia si sta pensando di rivedere le misure di contrasto all'inquinamento. Vertice video fra le regioni del Nord

Due lati del confine, due tendenze diverse (Ti-Press)
25 giugno 2020
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In Lombardia, contrariamente a quanto ci si aspettava, nel periodo del 'lockdown', l'inquinamento da polveri sottili non è crollato, tanto da spingere le autorità regionali a ripensare le politiche di contrasto. È quanto emerge dall'analisi dei dati su mobilità e smog atmosferico da marzo a maggio, presentata durante una diretta Facebook dall'assessore lombardo all'Ambiente Raffaele Cattaneo. "Il 'lockdown' imposto dall'emergenza Covid ha costituito uno straordinario esperimento per verificare l'impatto del traffico veicolare sulla qualità dell'aria in Lombardia e più in generale nel Bacino Padano''. Questo cosa significa? Non sembra avere dubbi l'assessore lombardo: ''I dati hanno dimostrato che il traffico incide in minima percentuale sull'inquinamento atmosferico".

Nel corso della videoconferenza con i responsabili di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, l'assessore lombardo ha fatto il punto sulla qualità dell'aria nel periodo del confinamento che ha costituito anche 'uno straordinario esperimento, irripetibile, per verificare l'effetto di una riduzione così consistente del traffico sulla qualità dell'aria. In passato - ha osservato - abbiamo concentrato le nostre politiche di contrasto alle emissioni di sostanze inquinanti soprattutto sulle limitazioni del traffico, mentre il 'lockdown' ha reso evidente a tutti che il traffico ha inciso in una percentuale limitata''.

A sostegno di questa tesi l''assessore lombardo all'ambiente ha proposto una serie di dati che appaiono molto significativi: ''A fronte di una riduzione del traffico pari a circa il 70 per cento nell'intero Bacino padano si è registrata una riduzione delle emissioni degli inquinanti dal 14 per cento (Pm10) al 40 per cento (ossidi di azoto). Le politiche che adotteremo dovranno necessariamente agire non solo sulla mobilità, ma anche su molteplici altri fattori di inquinamento, incominciando dagli impianti di riscaldamento e dalle emissioni provenienti dagli spandimenti in agricoltura".

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