Confine

'Inammissibili' gli emendamenti 'salva frontalieri'

Miravano a correggere il divieto fatto a frontalieri (e campionesi) di circolare in Italia a bordo di automobili con targhe svizzere

(Keystone)
30 gennaio 2020
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Sono stati dichiarati inammissibili gli emendamenti presentati da Pd, Lega e Forza Italia che miravano a correggere alcune storture del primo decreto sicurezza Salvini, fra cui il divieto ai frontalieri di guidare in Italia veicoli con targhe svizzere (ticinesi in primis), del Principato di Monaco, di San Marino e persino dello Stato del Vaticano. Emendamenti al decreto 'Milleproroghe', attualmente all'esame dei commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.

A bocciare gli emendamenti è stato il pentastellato Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali, che li ha considerati inammissibili. La motivazione della bocciatura sembra la fotocopia della decisione presa nel luglio dello scorso anno dal presidente della Camera Roberto Fico, che aveva stoppato i buoni propositi che erano stati manifestati dai parlamentari che aveva proposto emendamenti nell'ambito della conversione in legge del decreto Salvini bis.

Infatti, anche in questa occasione, così come era stato lo scorso anno, gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili per un problema 'tecnico' e non 'politico'. Problemi tecnici che sembravano essere stati superati con gli emendamenti delle scorse settimane. È mai possibile?

Situazione ingarbugliata per gli abitanti di Campione d'Italia

Certamente la notizia non farà piacere ai frontalieri (si stima che il problema riguarda un frontaliero su cinque) e ai campionesi, possessori di autovetture targate Ticino. Per gli abitanti di Campione d'Italia la situazione, con l'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo, è ancora più complessa, ingarbugliata.

Frontalieri che guidando veicoli targati Ticino (mezzi aziendali) rischiano multe sino a 2'848 euro e il sequestro del mezzo, così come previsto dall'articolo 93 del codice della strada per chi risiede in Italia da oltre 60 giorni. Una misura prevista per combattere i furbetti, che indubbiamente ci sono, ma che nella sostanza va a colpire in modo preponderante i frontalieri.

Per superare le conseguenze del decreto sicurezza Salvini, anche di recente si sono mossi sia la Confederazione che il Canton Ticino. Gli emendamenti 'salva frontalieri' sembravano andare nella direzione giusta. Salvo sbattere contro un muro che sembra costruito in cemento armato.

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