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Gli Usa la cercano a Como, forse è fuggita a Zurigo

Corruzione e riciclaggio: perse le tracce di una 52enne arrestata in luglio a Villa d'Este e poi messa in libertà in attesa d'estrazione oltre Atlantico

Ti-Press
9 dicembre 2019
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Si sono perse le tracce di una 52enne imprenditrice, originaria delle Isole Fiji e residente a Zurigo, colpita da un mandato di cattura internazionale emesso dal Tribunale degli Stati Uniti per corruzione e riciclaggio di soldi sporchi per oltre un miliardo di dollari. Lo scorso mese di luglio la donna era stata arrestata dagli agenti della Squadra Mobile mentre festeggiava il compleanno a Villa d’Este: ed era così stata costretta a passare, nel giro di poche ore, dal lusso di uno dei più prestigiosi hotel del mondo a una cella del carcere del Bassone dove ha sostato una dozzina di giorni. Sino a quando i giudici della Corte d'Appello di Milano, accogliendo l'istanza del difensore, l'avevano rimessa in libertà, con il solo divieto di espatrio. Come recapito in Italia la donna aveva indicato un indirizzo di Milano. Ora che gli Stati Uniti si sono rivolti all'Italia per procedere all'estradizione, la 52enne è sparita.

Il sospetto è che possa essere tornata a Zurigo. Per ora però nessuno sa che fine abbia fatto. È ricercata in relazione a una serie di transazioni svolte da una società petrolifera statale controllata dal governo venezuelano tra 2011 e 2013. Sulla vicenda si è appreso che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta continuando le sue indagini sulla corruzione nei confronti della compagnia petrolifera di Stato Pdvsa. L'accusa, resa pubblica lo scorso settembre, oltre alla donna riguarda anche due gestori patrimoniali svizzeri sospettati di aver riciclato oltre 27 milioni di dollari, assieme a quattro funzionari venezuelani, tra cui Nervirs Villalobus-Candeanas, ex ministro delle finanze.

La donna è sospettata di aver corrotto alcuni venditori di petrolio che agivano per conto di imprese del distretto del Texas. A questo punto ai giudici Usa hanno chiesto aiuto alla giustizia svizzera per riuscire a rintracciare l'imprenditrice che lo scorso luglio a Cernobbio era stata localizzata grazie agli 'alert' degli inserimenti elettronici di chi soggiorna nelle strutture turistiche d'accoglienza. Era così emerso il mandato di cattura internazionale.

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