Confine

Sarebbe una serial killer di gatti: ordinata la perizia psichiatrica

Alla 41enne milanese si contestano due felini uccisi e sei seviziati. Attualmente in libertà vigilata, è accusata di uccisione e maltrattamento di animali

15 maggio 2019
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Che un giudice chieda una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere di un imputato non è certamente una novità. Sorprende che sia stato chiesto da Martino Beggio, giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Lecco, per una 41enne milanese residente nel capoluogo lecchese accusata di essere una killer di gatti. Stando ai casi accertati, la donna avrebbe colpito tra le province di Lecco e Bergamo uccidendo 2 felini e seviziandone altri 6.

La 41enne è attualmente è sottoposta alla misura cautelare della libertà vigilata, per i reati di uccisione e maltrattamento di animali e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità per aver disatteso l’ordinanza del sindaco di Lecco che le vietava, dopo la scoperta della vicenda, di detenere animali. L’udienza è stata quindi aggiornata al 21 maggio, giorno in cui verrà nominato il perito incaricato di esaminare la donna e inoltre verrà sciolta la riserva sulla richiesta di costituzione di parte civile presentata ieri dall’Ente Nazionale Protezione Animali. Non si esclude che l’imputata, qualora si vedesse riconosciuta la capacità di intendere e di volere, possa chiedere l’accesso ai riti alternativi.

La notizia del processo e della decisione della giudice di sottoporre la donna ad una perizia psichiatrica è stata fornita dall'Enpa con un comunicato stampa: "Nonostante la nostra denuncia, i ripetuti interventi delle autorità, un’ordinanza del sindaco di Lecco, l’imputata ha cercato continuamente di farsi affidare altri gatti. Così, i nostri volontari e la Polizia Locale sono stati costretti ad un super lavoro per evitare che la 41enne infierisse su altri animali. Il rischio della reiterazione del reato c’è ed è molto concreto".

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