Confine

Nessun candidato a Campione d'Italia?

Salvo colpi di scena, sembrano destinate a un risultato nullo le elezioni comunali nell'enclave

Ti-press
17 aprile 2019
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Salvo novità dell'ultima ora a Campione d'Italia non ci saranno candidature per le elezioni amministrative del 26 maggio, giorno in cui sono previste  anche le 'europee'. 

L'unica lista, con candidato sindaco Lucio Barresi, a lungo consigliere comunale di minoranza, quando sindaco dell'enclave era Roberto Salmoiraghi, ha deciso di fare un passo indietro, anche in considerazione del fatto che si sarebbe palesato lo stesso scenario dell'ultima consultazione elettorale: una sola  lista che con l'aria che tira in riva al Ceresio sarebbe andata a sbattere contro una astensione se non totale, ma quasi. Non c'è dubbio che  senza sindaco e consiglio comunale si è in presenza di un Comune con un forte deficit di democrazia, totalmente carente di rappresentativa popolare. «La nostra candidatura aveva lo scopo di colmare questo deficit» commenta Barresi, la cui decisione non pone fine a balletto di voci che circolano in riva al Ceresio, anche se appaiono prive di contenuti.  Qualche tempo fa si era fatto avanti un avvocato di Catania, per sostenere che si sarebbe candidato come sindaco su proposta di una lista riconducibile ad un partito politico di destra. Partito che a Como starebbe pensando ad una lista. Se non ci saranno candidature dopo il 26 maggio cosa succederà? Rimane in carica il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, ex prefetto di Varese: «Beh, aspettiamo di vedere cosa succede». Una attesa destinata a durare sino al venerdì 26 aprile, giorno in cui entro mezzogiorno scadrà il termine ultime per presentare le candidature. Aggiunge Zanzi: «Non mi tiro indietro, non lascio a metà strada il lavoro incominciato quando sono arrivato a Campione. Però vediamo  se ci saranno le condizioni per andare avanti». Le condizioni a cui allude l'ex prefetto di Varese sono le risorse finanziarie che, seppur promesse,  da Roma continuano a non arrivare. E' comunque da escludere che il commissario prefettizio decida di scendere dalla barca che tra mille difficoltà sta cercando di portare in porto. Non solo il comune, alle prese con un problema che la decisione del Tar del Lazio ha complicato, ma anche (o soprattutto) il Casinò, la cui riapertura rappresenta la condizione si ne qua non per approdare ad un porto sicuro, quanto mai utile alla comunità campionese precipitata in una situazione inimmaginabile.

E per la casa da gioco finalmente sembra essersi aperto uno spiraglio. Zanzi: «Una volta individuata una strada (la riesumazione della Casinò Campione spa, ndr) è più facile superare gli ostacoli». E l'ostacolo principe è rappresentato dai debiti, per cui necessità la buona volontà di tutti i soggetti in causa, chiamati a fare sacrifici. Se si salta la prossima tornata elettorale, Campione d'Italia dovrà attendere il prossimo turno, fissato per la primavera del 2020.

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